Le inconfondibili luci di Le Mans

Le Mans, nuove regole per la 24 Ore 2020: meno costi, più elettrificazione

di Claudio Russo
  • condividi l'articolo


LE MANS - Scatta la più prestigiosa maratona del mondo automobilistico. E l’ACO, il potente Automobile Club dell’Ouest, organizzatore dalla «24 Ore», in attesa di capire se in futuro si presenteranno altre importanti Case costruttrici per correre nella categoria più prestigiosa (dopo il ritiro dell’Audi, Porsche e Toyota sono rimaste le uniche marche in lotta per la vittoria assoluta) lancia nuovi regolamenti che dovranno essere adottati a partire dal 2020, riguardanti ovviamente gli sport prototipi (LMP1) del massimo livello. Più spazio all’elettrico, riduzione dei costi e apertura anche a tipi di alimentazione differente che vanno dall’idrogeno ai bio carburanti. Si tratta ovviamente di aggiornare sempre la tecnologia più avanzata e nello stesso tempo del tentativo di attirare nuovi competitors.

La maggiore novità riguarda l'introduzione del sistema plug-in per le LMP1 con l'obbligo durante i stop per i rifornimenti di attraversare la pit lane e di percorrere il primo chilometro in modalità completamente elettrica, per poi tornare a utilizzare i motori tradizionali. Ma ancora si deve capire come verranno caricate in maniera veloce le batterie durante le soste. Le decisioni, comunque, sono prese dopo una serie di riunioni tra i Costruttori preoccupati dal continuo aumento delle spese. A questo proposito sono state studiate regole che coinvolgono la progettazione e la realizzazione delle vetture, partendo anche dalla sicurezza attiva. Gli abitacoli dovranno avere un volume libero attorno alla zona del casco del pilota. Sarà d’obbligo adottare una pedaliera regolabile e una distanza di almeno 1,5 metri nel cockpit, con maggiori spazi a livello degli arti inferiori per facilitare l'ingresso e l'uscita dei piloti.

Le scocche dovranno possedere nuove strutture deformabili e sottoporsi a crash test ancora più severi. Per ciò che concerne le motorizzazioni saranno mantenuti due sistemi ibridi. Limitazioni imposte per le carrozzerie e l’aerodinamica. Non sarà più consentito ad esempio preparare due vetture diverse durante l’intera stagione, ma ne verrà omologata una sola. Non ci sarà quindi la possibilità di omologare due versioni ad alto o a basso carico aerodinamico. In compenso sarà autorizzato l’uso di ali mobili sia all'avantreno che al retrotreno. I test in galleria del vento saranno ridotti a 600 ore al massimo, il personale ai box limitato a 50 persone, ad eccezione (erano 800) della «24 Ore» di Le Mans. Anche la possibilità di sostituire le parti motoristiche, il motore a combustione interna, l'ERS e le batterie è stata ridotta da 5 a 4 volte a stagione. Due saranno i cambi ammessi annualmente. A un primo esame queste norme sembrano perfettibili e anche correggibili, ma bisogna riconoscere che si sta facendo il possibile per mantenere sia il livello di tecnologia quanto quello della competizione.

  • condividi l'articolo
Sabato 17 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 18-06-2017 10:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti