La Toyota TS050 a Le Mans

Toyota da urlo, a Le Mans la prima fila è tutta giapponese

di Nicola Desiderio
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LE MANS - La Toyota partirà dalla pole position per la 85^ edizione della 24 Ore di Le Mans con il record assoluto della pista fissato da Kamui Kobayashi il quale, a bordo della sua TS050, con 3’14”791 ha girato a 251,9 km/h di media battendo il tempo stabilito nel 1985 da Hans Stuck su Porsche 962, quando sul circuito de Le Sarthe non c’erano la S dopo le curve Dunlop e le due varianti sul lungo rettilineo dell’Hunaudieres, dove le auto erano arrivate a toccare e superare 400 km/h.

Missili giapponesi. Kobayashi ha infranto il 3’16”887 realizzato nel 2015 da Neel Jani sulla Porsche 919 Hybrid. Il compagno di squadra Kazuki Nakajima non è stato capace di fare meglio di 3’17”128 sulla Toyota numero 8, ma è stato sufficiente per completare la prima fila tutta giapponese, dalle vetture ai piloti, mettendo dietro le avversarie tedesche. Solo Jani (3’17”259) ha insidiato il dominio Toyota mentre Timo Bernhard (3’18”067) con la vettura numero 2 non è riuscito ad avvicinarsi più di tanto, braccato da dietro dalla terza TS050 di Nicolas Lapierre (3’18”625). Kobayashi ha fatto un giro davvero perfetto, scegliendo un momento in cui il traffico in pista era praticamente nullo, ma la sensazione è che le TS050 abbiano giocato al gatto e al topo in queste qualifiche, vista anche la differenza tra il tempo della pole e quello delle vetture gemelle, e che le Porsche abbiano pensato più a preparare la gara, consapevoli del loro svantaggio prestazionale.

La LMP2 che ti aspetti. Ad ogni modo, tutte le altre classi hanno battuto i loro rispettivi record. Prevedibile la disintegrazione da parte delle LMP2: la Oreca-Gibson della G-Drive Racing numero 27 guidata da Alex Lynn ha girato in 3’25”352, più di 9 secondi in meno rispetto allo scorso anno battendo di 5 secondi il record stabilito nel 2008 da Jos Verstappen (3’30'363) con la Porsche RS Spyder. Altrettanto previsto era che le LMP2 fossero più veloci delle LMP1 in rettilineo: l’’italiana Dallara-Gibson della Cetilar Villorba Corse guidata da Roberto Lacorte ha toccato a Mulsanne i 341,3 km/h contro i 330,8 km/h della Toyota di Nakajima, anche se nelle libere André Lotterer con la Porsche aveva fatto i 334,9 km/h. La ragione è nella potenza dei motori termici delle vettura: oltre 600 cv del V8 4 litri aspirato delle LMP2 contro i circa 500 cv delle LMP1 che però hanno un’aerodinamica più sofisticata, 45 kg in meno – 875 kg contro 930 kg – e soprattutto altri 400-500 cv elettrici e la trazione integrale che forniscono loro accelerazioni fulminee all’uscita delle curve, ma si disattivano in rettilineo.

La battaglia delle GTE. Record battuto anche per le GTE: l’Aston Martin di Darren Turner ha conquitato la pole position di classe con 3’50”837 battendo il 3’51”185 della Ford GT di Dirk Muller che poi ha vinto. Le auto americane non soo riuscite a battere il loro tempo, probabilmente a causa del balance of performance meno favorevole, ma sono state le più veloci in rettilineo risultando le uniche GTE a superare i 300 km/h anche se nel giro secco sono state le 3 Corvette C7.R a dare la paga a tutte sul dritto, le due ufficiali (298 e 297,2 km/h) e quella della Larbre Competition (294,8 km/h) che ha anche stabilito il miglior tempo (3’52”843) con Tommy Milner nella classe GTE-Am, quella in cui due piloti su tre non sono professionisti. Dopo l’Aston Martin ci sono la Ferrari 488 GTE della AF Corse guidata da Sam Bird, la Ford GT di Ryan Briscoe, la Chevrolet Corvette C7.R di Antonio Garcia, la Porsche 911 RSR di Michael Christensen e l’altra Ford GT di Mucke, tutte dentro i 3’51”, segno che la lotta sarà serratissima e, al contrario di quello che si pensava alla vigilia, potrebbe non essere un affare Ford-Ferrari. La partenza oggi alle ore 15.
 

 

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Sabato 17 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 14:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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