La Maserati Ghibli, il suo principale mercato sono gli Usa

Boom Maserati, 800 nuovi posti di lavoro:
a Grugliasco 3° turno da settembre

di Diodato Pirone
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La Maserati di Grugliasco dovrebbe avviare il terzo turno di produzione, quello notturno, a partire dal prossimo settembre. L'indiscrezione, che circola con insistenza negli ambienti sindacali, non trova ancora conferme ufficiali ma l'aumento della produzione della Maserati viene dato per scontato a Torino e dovrebbe essere una delle novità di spicco del nuovo piano per Fiat Chrysler Automobiles che Sergio Marchionne presenterà il 6 maggio a Detroit.

Il terzo turno a Grugliasco - dove dal 2013 vengono assemblate le lussuose Quattroporte e Ghibli, per il 95% destinate all'export - dovrebbe tradursi in almeno 800 nuovi posti di lavoro che si aggiungerebbero agli attuali 2.100, 1.100 dei quali ex cassaintegrati della Bertone e 1.000 ex cassaintegrati Fiat provenienti soprattutto da Mirafiori. Gli 800 nuovi posti di lavoro di Grugliasco - sempre se il terzo turno troverà conferma - dovrebbero essere destinati soprattutto ai 3.500 dipendenti di Mirafiori ormai in cassa integrazione da quattro anni.

I rimanenti lavoratori dello storico stabilimento Fiat dovrebbero essere assorbiti dai modelli che saranno costruiti dentro la Nuova Mirafiori in via di ristrutturazione con l'obiettivo di assemblare dal 2016 un maxi Suv, il Levante, sempre a marchio Maserati e probabilmente un altro modello a marchio Alfa Romeo.
Attualmente Grugliasco sforna 70/75 Maserati per turno. Circa 150 al giorno. Che non riescono a soddifare una domanda che l'amministratore delegato di Maserati, Harald Wester, ha indicato in circa 3.500 ordini al mese. Spesso si fa ricorso al sabato di lavoro oppure all'allungamento di un'ora dell'orario di lavoro del turno pomeridiano.

Le Maserati piacciono soprattutto agli americani che ne comprano circa 800 al mese in media e ai cinesi, in particolari alle manager donne, che garantiscono volumi di poco più bassi di quelli statunitensi. La Cina, però, già ora è il primo mercato mondiale per l'ammiraglia, la Quattroporte, che costa oltre 150 mila euro. L'Italia, invece, assorbe circa 120/130 esemplari al mese. Una delle molle che dovrebbero far scattare il terzo turno consiste nell'aumento del numero dei concessionari americani. Oggi sono solo una settantina ma dovrebbero superare il centinaio entro l'anno aumentando gli ordini. Per far partire il terzo turno a Grugliasco occorrerà dare tempo ai fornitori di riparametrare le loro produzioni e alla Ferrari - che costruisce i potenti propulsori a benzina per Maserati - di adeguarsi alla richiesta. Per assemblare i propulsori per il Tridente nel corso del 2012 e del 2013 Maranello ha assunto circa 200 giovani con contratto interinale. Anche in Emilia sembra ipotizzabile un aumento dei posti di lavoro.

Il terzo turno alla Maserati, comunque, non dovrebbe essere l'unica novità che Marchionne riserverà a Torino, città destinata a rappresentare il polo del lusso della neonata Fiat Chrysler. Come detto, il 6 maggio dovrebbe essere rilevata la tempistica di lancio di almeno un modello Alfa Romeo "made in Mirafiori". "I lavoratori oggi in cassa integrazione saranno tutti riassorbiti negli impianti produttivi - si legge in un comunicato del sindacato Fismic diffuso ieri - Ma non tutte le voci che circolano si tradurranno in realtà: ad esempio sembra difficile che alle Meccaniche di Torino, che oggi producono cambi, si tornerà a costruire motori".

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Lunedì 28 Aprile 2014 - Ultimo aggiornamento: 07-05-2014 01:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA