La Audi R8 di Jules Gounon, Christopher Haase e Markus Winkelhock vincitrice della 24 Ore di Spa

24 Ore di Spa, nella battaglia delle Ardenne trionfa l'Audi davanti a Bentley e Mercedes

di Cesare Cappa
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SPA FRANCORCHAMPS - Per quanto la 24 Ore più celebre del mondo sia forse un’altra, quella di Spa non ha nulla da invidiare alla gara francese. In primis perché la prova belga viene disputata su uno dei tracciati, a detta della maggior parte dei piloti (Formula Uno e non) più belli dei mondo; e poi perché 24 ore di corsa hanno un fascino indipendentemente da dove come e quando.

Nelle Ardenne non partecipano i prototipi che si vedono sfrecciare nelle competizioni del Wec (e quindi a Le Mans), ma le vetture di Classe GT. Ossia quella schiera in cui è il blasone dei Costruttori rappresentati a fare la differenza. Da Lamborghini a Ferrari, passando per Aston Martin e Mercedes, contando pure la presenza di Porsche, Bentley e Nissan. Un formato che piace e funziona quello della Blancpain GT Series Endurance, che ha nella 24 Ore di Spa una delle tappe più importanti di tutto il campionato.

Prima abbiamo citato alcuni dei brand che vi prendono parte. Qui di ufficiale c’è solo lo stilema che campeggia sulle vetture. La forza è data dalla passione di tutti quei team che credono ancora nel motorsport ed investono in realtà come il Blancpain. E poi il parco auto partente è di quelli in grado di far sognare qualunque ragazzino sulla faccia della terra: Aston Martin V12, Audi R8, Bentley Continental GT, Bmw M6, Ferrari 488, Lamborghini Huracàn, McLaren 650 S, Mercedes-AMG GT3, Nissan GT-R, Porsche 911. Proprio come accade nel Wec, è il fatto di vedere correre tra loro auto che impiegano soluzioni ingegneristiche differenti, a rendere speciale questo campionato.

E, nonostante non si tratti di Formula Uno, anche nel frangente GT si gioca tutto sul filo dei millesimi. La pole è stata realizzata dal britannico James Calado, a bordo di una Ferrari 488 del team AF Corse. Pole sul filo di lana, perché al secondo posto si è piazzata la Lamborghini Huracàn dell’italiano Bortolotti ad appena 57 millesimi. E poi volete mettere una griglia di partenza con 63 vetture al via? Roba d’altri tempi.

Il buon inizio dei colori italiani in fase di qualifica, non ha poi fatto il pieno in quella di gara, che invece è stata appannaggio di vetture tedesche e britanniche. Infatti dopo 24 ore la vittoria è andata alla Audi R8 di Jules Gounon, Christopher Haase e Markus Winkelhock. Che hanno preceduto la Bentley Continental GT di Vincent Abril, Andy Soucek e Maxime Soulet di appena 11 secondi. È al terzo posto che si respira un po’ di aria nostrana. Sul gradino più basso del podio si sono posizionati Edoardo Mortara in squadra con Raffaele Marciello e l'inglese Michael Meadows, a bordo di una Mercedes AMG GT.
 

 


 

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Venerdì 4 Agosto 2017 - Ultimo aggiornamento: 05-08-2017 15:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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