Alex Lynn ha portato la Cadillac V-Series.R LMDh del Team Jota al vertice della classifica con un crono di 3'22”847

24 Ore di Le Mans: Cadillac si conferma in qualifica con Lynn, BMW al top nella LMGT3

di Michele Montesano
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LE MANS – Sul leggendario Circuit de La Sarthe l'atmosfera ha cambiato tono. Con la qualifica si è passati dalla fase di studio alla vera e propria battaglia sul filo dei millesimi. La 24 Ore di Le Mans è quindi entrata nel vivo con la Cadillac che ha confermato le ottime sensazioni emerse durante le prove libere. A salire in cattedra questa volta è stato Alex Lynn, che ha portato la V-Series.R LMDh del Team Jota al vertice della classifica con un crono di 3'22”847, conquistato quasi allo scadere della sessione.

L'inglese ha così battuto per soli 40 millesimi la BMW M Hybrid V8 LMDh di Dries Vanthoor, uno dei protagonisti della passata edizione e sempre temibile in qualifica. Dietro il miglior tempo tra le Ferrari è stato firmato da Antonio Giovinazzi, capace di precedere Kevin Estre, alfiere Porsche e campione in carica del FIA WEC. Proprio quest'ultimo si è vito cancellare i tempi perché, a seguito delle verifiche post qualifica, la sua 963 LMDh è stata trovata sottoppeso. Quindi sarà costretto a partire dal fondo dello schieramento delle Hypercar. La Ferrari, invece, ha scelto una strategia più articolata rispetto agli avversari: Alessandro Pier Guidi e Nicklas Nielsen hanno aperto le danze, per poi cedere la scena agli specialisti del giro secco Giovinazzi e Antonio Fuoco, quest'ultimo autore del sesto crono.

A sorprendere è stato anche il netto progresso delle Hypercar rispetto allo scorso anno: i tempi in media si sono abbassati di oltre un secondo, testimonianza di una crescita tecnica tra powertrain, aerodinamica e gestione delle gomme. Completano la top ten Julian Andlauer con la Porsche 963, Robin Frijns su BMW, Jack Aitken con la Cadillac impegnato abitualmente in IMSA e un buon Mick Schumacher. La selezione per l'Hyperpole ha ristretto il gruppo alle prime quindici vetture: dentro una sola Toyota, quella di Brendon Hartley, mentre l'altra GR010 Hybrid di Nyck De Vries si è fermata al diciassettesimo posto.

Tra i qualificati anche la Ferrari 499P del team AF Corse, con Robert Kubica alla guida, e la Cadillac di Felipe Albuquerque, oltre al campione in carica dell'IMSA Felipe Nasr che ha portato la Porsche 963 dentro il gruppo dei migliori. Accede in extremis l'Alpine A424 di Paul-Loup Chatin così come Marco Sørensen e l'ambiziosa Aston Martin Valkyrie LMH,. Deludente l'uscita di scena delle Peugeot 9X8, appare in grande difficoltà su un tracciato che, per caratteristiche, dovrebbe esaltare la Hypercar del Leone.

Nella classe LMP2 è stato Louis Delétraz a prendersi cura della scena. Lo svizzero, due volte campione ELMS, ha portato la Oreca 07 di AO by TF al primo posto con un giro da 3'36"020, migliorato subito dopo la bandiera rossa causata dall'uscita di pista di Andrew Gilbert alla Dunlop. Alla ripartenza Delétraz ha ritoccato il proprio crono scendendo fino a 3'35"472, tempo rimasto imbattuto. Ben Hanley è stato il più vicino, a meno di due decimi, davanti ad Alex Quinn dell'Algarve Pro Racing ea Mathias Beche con i colori TDS.

Singolare notare come le prime quattro posizioni siano andate un team iscritto alla sottoclasse ProAm, con la prima LMP2 Pro soltanto in quinta piazza, quella di Pietro Fittipaldi su Oreca United Autosports. Masson, Pourchaire e Yelloly hanno completato le posizioni di vertice, mentre Matthieu Vaxiviere ha chiuso undicesimo per AF Corse. In LMP2, l'accesso all'Hyperpole era riservato solo alle prime 12 vetture, lasciando fuori nomi importanti come André Lotterer, su Idec Sport, Luca Ghiotto e le due Proton Competition, compresa quella marchiata Iron Lynx.

La qualifica della LMGT3 ha raccontato una storia diversa, fatta di grande equilibrio e sorprese. Ahmad Al Harthy si è preso una piccola rivincita dopo il ritiro nella notte di Le Mans 2024, firmando il miglior tempo con la BMW M4 GT3 del WRT, condiviso con Valentino Rossi e Kelvin van der Linde. Il tempo di 3'56”875 gli è valso la pole provvisoria davanti alla Aston Martin Vantage di Ian James e alla Porsche del team Manthey con Ryan Hardwick.

Otto vetture diverse nelle prime otto posizioni raccontano un confronto serratissimo: Arnold Robin ha portato la Lexus RC F GT3 al quarto posto, seguito dalla Corvette TF Sport di Tom Van Rompuy e da una sorprendente Ford Mustang in sesta posizione grazie alla prestazione di Stefano Gattuso. Bene anche la Ferrari 296 GT3 del Tempesta Racing guidata da Jonathan Hui, settima, e la McLaren United Autosports con James Cottingham ottava. Le Ferrari AF Corse di François Heriau e Thomas Flohr hanno completato la top-10.

Per Iron Lynx, una giornata difficile si è chiusa con l'undicesimo tempo di Martin Berry, unica nota positiva in una sessione complicata. L'ultima vettura a qualificarsi per l'Hyperpole LMGT3 è stata la McLaren di Darren Leung, mentre restano escluse vetture attese come la Ferrari del Kessel, la Corvette di Ben Keating e la BMW M4 di Yasser Shahin. Solo diciannovesima di classe la Porsche griffata Iron Dames guidata da Celia Martin, lontana dai tempi della vetta.

FIA WEC – 24 Ore di Le Mans: Qualifica Hypercar r Qualifica LMP2 LMGT3

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giovedì 12 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 12:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA