La Toyota Gr010 Hybrid di Buemi

Le Toyota provano l'allungo. Le rivali hanno distacchi fino a mezzo minuto. Corvette e Porsche in testa nelle Gte

di Mattia Eccheli
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LE MANS – Sole, ma non troppo. Caldo, ma non troppo. Pubblico, ma tanto. La 90° 24h di Le Mans è cominciata alle 16 e ha dato un calcio alle restrizioni della pandemia. La gente ha voglia di motorsport e gli organizzatori dell'Automobil Club de l'Ouest si aspettano 230.000 spettatori, appena il 10% in meno rispetto all'edizione del 2019. La pista per gli aerei privati è piena e gli “accampati” della gara di endurance più famosa al mondo affollano l'area attorno al circuito, quasi 13,7 chilometri che includono anche strade comunali.

Con Sébastien Buemi (08) e Mike Conway (07) al volante, le due Toyota Gr010 Hybrid sono partite davanti (Brendon Hartley aveva conquistato la Hyperpole con la 08) e continuano a essere davanti. Lo svizzero, che ha già vinto 4 a Le Mans, ha superato i 342 orari di velocità massima, ma è stato scavalcato dal britannico dopo la prima sosta ai box, evidentemente più lenta: tre secondi e mezzo fra ai due. Alle loro spalle le Glickenhaus che con Olivier Pla e Franck Mailleux viaggiano già con 20 e oltre 24 secondi di ritardo. Nella classe regina la più attardata è la Alpine A480 con Nicolas Lapierre, penalizzata dall'ultimo intervento sul Balance of Performance che le è costato 10 kW e che non è stato troppo ben digerito dalla dirigenza del marchio, che hanno chiesto una modifica al sistema di calcolo. Dopo il primo pit stop la Alpine è già distante già 29 secondi dalla vetta.

Nell'Lmp2 al comando c'è provvisoriamente la Oreca 07 del Team Jota con l'ex iridato di Formula E al volante: Antonio Felix Da Costa ha più di 6 secondi di vantaggio su Robert Kubica (Prema Orlen Team). Gli interventi sul Bop sembrano aver chiaramente favorito Corvette e Porsche nelle altre due classi Lm, ossia la Gte Pro e la Gte Am. Nella prima guidano le vetture americane di Nick Tandy e Antonio Garcia. Nella seconda è un monologo Porsche (Alessio Piacariello testa davanti a Matteo Cairoli) con la prima Ferrari 488 Evo della Af Corse solo settima (Vincent Abril in pista).

La 24h di Le Mans non è cominciata nel migliore dei modi per la vettura numero 22 della scuderia americana United Autosport, toccata già al primo giro e costretta ad un passaggio forzato (e indesiderato) ai box, giusto di fronte alle affollatissime tribune del maestoso rettilineo del circuito de La Sarthe. Il 27enne Will Owen arrivato direttamente dal Colorado e alla sua quarta partecipazione alla gara francese (incluso un terzo posto nella Lmp2 nel 2018) fa parte di un equipaggio accreditato. Il suo compagno Felipe Albuquerque aveva ottenuto il terzo tempo fra i bolidi dell'Lmp2 nella Hyperpole di venerdì.

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Sabato 11 Giugno 2022 - Ultimo aggiornamento: 12-06-2022 08:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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