Dacia, le ambizioni sono elevate: con il Sandrider l’obiettivo è vincere la Dakar 2025
Duster Soul of Dakar è la one-off dedicata al rally-raid. Esemplare unico celebra nuova sfida di Dacia
Dakar 2025 sempre più dura, 400 km di cronometrate in più. Confermati la prova maratona di 48 ore e l'Empty Quarter
MENGOUB – Da semplice prova a passerella trionfale. In vista dell'esordio alla Dakar 2025 (dal 3 al 17 gennaio), al suo debutto nel rally raid, i Dacia Sandriders hanno dimostrato di essere affidabili nel Rally del Marocco, la prova che ha concluso il mondiale di specialità, il W2rc. Gli equipaggi pilotati da Nasser Al-Attiyah e Sébastien Loeb hanno conquistato il primo e secondo posto assoluto, consentendo anche per la terza volta al principe del Qatar e al suo navigatore, Edouard Boulanger, di aggiudicarsi il mondiale. Per il membro della famiglia reale del Qatar si tratta anche della settima affermazione nella prova magrebina.
«Vincere per la prima volta con Dacia ha reso la vittoria ancora più speciale – ha commentato uno dei grandi favoriti per il successo alla prossima Dakar, la gara nella quale tutti vogliono imporsi – La squadra ha ottenuto un risultato molto incoraggiante con questa nuova auto e ora possiamo contare su informazioni preziose per migliorare ulteriormente le nostre prestazioni in previsione della Dakar. Ringrazio Edouard per questo primo anno insieme, è stato fantastico». Sviluppato in collaborazione con la Prodrive, il veicolo da competizione da 4,14 metri di lunghezza è spinto da un'unità V6 a doppia sovralimentazione a trazione integrale da 360 Cv e 540 Nm di coppia per la quale viene impiegato un carburante sintetico prodotto dalla Aramco.
La Prodrive, aspramente criticata da Al-Attiyah nel corso dell'ultima Dakar, è riuscita a ricucire lo strappo con l'esponente della famiglia reale, vincitore anche di un bronzo olimpico nello skeet, una disciplina del tiro a volo, ai giochi di Londra. «Sono molto orgogliosa del team – ha esultato Tiphanie Isnard, Team Principal Dacia Sandriders – È stato compiuto uno sforzo immane da tante persone. Pochi si rendono conto dell’impegno incessante necessario per schierare tre auto sulla linea di partenza del Rally del Marocco. Arrivare primi e secondi con Nasser e Seb e avere Cristina con una bella prestazione, è incredibile, ma era solo la nostra prima gara, le prove generali per la Dakar».
«Ora – ha proseguito la 40enne manager – è importante tenere i piedi per terra, perché questo è solo l’inizio della nostra avventura. Tra quattro settimane, le auto andranno in Arabia Saudita e ci resta ancora tanto da migliorare per la Dakar, una gara estremamente difficile. Ma questo risultato dà una bella iniezione di fiducia a tutto il team e siamo più motivati che mai a proseguire». La spedizione marocchina di Dacia si è conclusa con tre vittorie di tappa (una di Al-Attiyah e due di Loeb) e con il terzo equipaggio, quello composto da Cristina Gutierrez e Pablo Moreno, comunque al traguardo, seppur con un pesante ritardo.
I circa 2.500 chilometri del tracciato non sono stati senza problemi, avuti in particolare dalla stessa Gutierrez e da Loeb, che ha chiuso ha poco più di 5 minuti dal vincitore e compagno di scuderia. «Concludere in prima e seconda posizione è un ottimo risultato per il team – ha osservato “il cannibale” Loeb – L’inizio del rally è stato difficile, con problemi fin dal prologo, seguiti da un contatto nella prima tappa che ci è costato tempo prezioso. Ma abbiamo fatto quattro belle speciali e tutto è andato alla perfezione. L’auto è competitiva e siamo pronti ad affrontare la sfida della Dakar».