Audi, seconda nella classifica costruttori lo scorso anno, si presenta a Silverstone con una vittoria da difendere: nel 2015 l'equipaggio internazionale centroeuropeo composto da Marcel Fässler (Svizzera), André Lotterer (Germania) e Benoît Tréluyer (

Audi, la regina dell'Endurance rivuole lo scettro: la sfida parte da Silverstone

di Mattia Eccheli
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SILVERSTONE – Nel World Endurance Championship che si apre domenica con la 6 Ore di Silverstone, la sola certezza è che nell'LMP1 (la classe riservata ai prototipi) non esistono certezze. A quanto par nemmeno fra i costruttori. “Nessuno conosce ancora i nuovi rapporti di forza”, ha confessato Wolfgang Ullrich, responsabili di Audi Motorsport. “Quest'anno le carte sono state rimescolate”, ha precisato. E i test ufficiali di fine marzo sul circuito francese Paul Ricard lo hanno dimostrato.


Audi, seconda nella classifica costruttori lo scorso anno, si presenta a Silverstone con una vittoria da difendere: nel 2015 l'equipaggio internazionale centroeuropeo composto da Marcel Fässler (Svizzera), André Lotterer (Germania) e Benoît Tréluyer (Francia) si era imposto con un margine di 4,6 secondi dopo una gara tirata e ricca di colpi di scena. Porsche ha poi preso il sopravvento nel corso della stagione, ma quest'anno sia Zuffenhausen sia Igolstadt schierano auto nuove, secondo i dettami del nuovo regolamento che impone di ridurre i consumi.


“La Audi R18 non ha praticamente nemmeno un bullone in comune con il modello cui subentra”, ha assicurato sempre Ullrich. Che non ha nascosto quello che pensano tutti: “La gara di Silverstone è il primo vero banco di prova”, ha aggiunto. Anche la casa dei Quattro Anelli ha dovuto limitare i consumi del motore V6 Turbodiesel del 10% per ottemperare alle norme internazionali, ma i suoi 1.000 CV di potenza di sistema valgono praticamente gli stessi tempi del 2015. L'energia ibrida di R18 è del 50% superiore a quello dello scorso anno e, per la prima volta, viene anche accumulata in una batteria.


L'Audi Sport Team Joest schiererà due auto per la sua quinta stagione nell'Endurance, diventata la vetrina mondiale dell'efficienza: oltre a quella del già citato “trio” (numero 7) che si era imposto nell'aprile del 2015, c'è la numero affidata a Lucas di Grassi (attuale leader di Formula E), Loïc Duval e Oliver Jarvis. Per Jarvis, la gara di Silverstone è praticamente quella di casa: il pilota britannico abita a 130 chilometri di distanza dal circuito di poco meno di 5.900 metri poco lontano da Northampton.
 

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Venerdì 15 Aprile 2016 - Ultimo aggiornamento: 15:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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