Francesco Bagnaia festeggi la vittoria al Mugello

Bagnaia, ho perso la voce a forza di urlare di gioia. Pilota Ducati: «Questa è la mia pista». In 44mila lo festeggiano al Mugello

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 SCARPERIA - «Ho perso la voce, ho urlato troppo di gioia, è davvero incredibile, vorrei ringraziare tutti, perché tutti abbiamo fatto un ottimo lavoro». Il trionfatore del Gran premio d’Italia di MotoGp al Mugello, Pecco Bagnaia, si gode a pieno la vittoria perché «se Misano è il mio Gp di casa - ha spiegato il pilota che da qualche anno si è trasferito a Pesaro - questo è il Gp d’Italia. Oggi abbiamo vinto e bisogna essere contenti -ha proseguito il torinese che oggi ha contribuito a portare a 63 il numero di vittorie della Ducati, lo stesso numero che porta sul suo cupolino - So di avere fatto alcuni errori quest’anno, ma Vale (Rossi, ndr) mi ha insegnato a festeggiare per le vittorie, quindi è quello che farò senza pensare troppo al passato». Un pensiero va anche alla mancata invasione di pista da parte dei tifosi e al numero di spettatori inferiori al solito: «Mi è mancata l’invasione e mi è mancato vedere tutto pienissimo, è stato un pò un peccato, però alla fine mi sono goduto la vittoria con tutte le persone che avevano la mia bandiera e che erano veramente tante. Non mi aspettavo una cosa così perché è la prima volta che succede, però speriamo di tornare in futuro a rivedere un Mugello pieno di gente come eravamo abituati».

L’ultimo pensiero è per il team satellite della Ducati, Mooney VR46, che con Marco Bezzecchi e Luca Marini, giunti poi 5/o e 6/o, scattavano dalla prima fila: «Sono contentissimo perché hanno fatto un grandissimo lavoro per tutto il weekend e ci siamo anche aiutati in diverse situazioni, spero di fare altre lotte con loro in futuro». Sono stati 43.661, quasi il 50% in meno rispetto al 2019, ultima stagione prima che il circuito chiudesse le porte al pubblico a causa della pandemia, gli spettatori che hanno assistito dal vivo al Gran premio d’Italia di MotoGp, andato in scena questo pomeriggio all’autodromo del Mugello. I pronostici che la direzione del circuito aveva fatto nei giorni scorsi tutto sommato sono stati rispettati, ma ovviamente non si può essere felici per un risultato certamente non soddisfacente. Di sicuro gli organizzatori si sono impegnati molto per realizzare eventi al di fuori della pista per invogliare soprattutto i più giovani ad accorrere al Mugello. Terminata infatti l’attività in pista, la grido di ‘Al Mugello non si dormè, è andato in scena all’interno dell’impianto, sul piazzale sopra la curva Casanova-Savelli, il ‘ Mugello music festival’, 3 giorni di musica per tutta la notte fino alle prime luci del mattino. Inoltre erano presenti anche vari stand gastronomici, pizzeria, birreria, caffetteria e un’area relax con lettini e ombrelloni.

Questo pomeriggio, poi, al termine gara, si è continuato a ballare con il dj set di Bob Sinclar, direttamente dalla terrazza sopra la palazzina dei box, mentre nel paddock è stata notata la presenza del cantante Achille Lauro, ospite del team Aprilia. Il pensiero che passa nella mente di tutti è che l’assenza di Valentino Rossi si sia fatta sentire e che la nostalgia sia tanta visto che la maggioranza della gente continua a vestire con i colori del ‘Dottorè. Anche a Pecco Bagnaia, vincitore ddel Gp, è mancato il pubblico delle grandi occasioni: «Mi è mancata l’invasione e mi è mancato vedere tutto pienissimo, è stato un pò un peccato Non mi aspettavo una cosa così perché è la prima volta che succede, però speriamo di tornare in futuro a rivedere un Mugello pieno di gente come eravamo abituati». 

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Lunedì 30 Maggio 2022 - Ultimo aggiornamento: 11:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA