Nella foto, Verstappen e Bottas in lotta

Chi può fermare Hamilton nella corsa iridata? Bottas ha perso fiducia, Verstappen il più concreto. Ecco perché

di Massimo Costa
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Come vivremo i prossimi Gran Premi? Chi potrà tentare di mettersi tra le ruote di Lewis Hamilton per fermarlo nella marcia poderosa che sta compiendo verso la conquista del settimo titolo mondiale? La risposta, dopo le prime sei gare 2020, è la seguente: nessuno. O meglio, ci potrebbero essere il suo compagno di squadra Valtteri Bottas e Max Verstappen con la Red Bull-Honda, ma appaiono piuttosto fragili seppure con caratterisitche e motivazioni ben diverse. Il finlandese, dopo un brillantissimo inizio di campionato che lo aveva visto vincere con autorità al Red Bull Ring di Spielberg, nelle successive cinque tappe si è perso e addirittura è sceso al terzo posto nella classifica iridata, superato dall'olandese. Velocissimo in qualifica, tanto da mettere costantemente sotto pressione Hamilton e soffiargli la pole in due occasioni, in gara Bottas è troppo altalenante e come nel 2019, a un avvio di stagione brillante, seguono lunghi periodi di buio. Verstappen invece, è solidissimo ed appare evidente che gli manca soltanto il mezzo giusto per andare a infastidire il pilota britannico. Appena se ne è presentata l'occasione, vedi la seconda corsa di Silverstone, lui e la Red Bull-Honda hanno vinto senza se e senza ma.
 
"Vedo di nuovo il campionato scappare via", ha detto sinceramente Bottas dopo la gara di Barcellona, conclusa in modo opaco sul gradino più basso del podio, pagando innanzittutto la brutta partenza. Valtteri è apparso provato a livello fisico (in radio si è lamentato per il caldo, accentuato dal colore nero della tuta) e soprattutto mentale. "È bello che ci sia una pausa", ha ammesso. "A Spa sono sicuro di tornare al massimo della motivazione, ma adesso vorrei trovarmi da qualche altra parte". Ricaricarsi gli servirà, dopo la tripletta Silverstone-Silverstone-Montmelò in cui ha perso parecchio terreno da Hamilton. Non senza sfortuna, come nel GP di Gran Bretagna in cui il cedimento della gomma anteriore sinistra lo ha fatto scivolare fuori dalla top 10. "Escluso il primo, nessun weekend è stato privo di problemi. Fin qui è una stagione negativa", si è lasciato scappare.

Verstappen ha sempre tirato fuori il massimo dalla sua RB16. Anche in Spagna, perché più della piazza d'onore, senza colpi di scena, non si poteva fare. "È un grande risultato stare in mezzo alle due Mercedes", ha infatti sottolineato Max, pur confessando: "Siamo qui per vincere, perciò non possiamo essere del tutto soddisfatti. Vorremmo mettere maggior pressione a Lewis, ma bisogna essere realisti. La loro macchina è più veloce". Una razionalità che conferma quanto Verstappen stia maturando in ogni aspetto. Ora non vuole sprecare energie in obiettivi che ritiene impossibili. "Se sei superiore quanto la Mercedes, le cose non cambiano all'improvviso in una settimana. Se ho vinto la corsa precedente, non significa in automatico che io sia in lotta per il Mondiale. Non mi aspetto di vincere a Spa, ma speriamo di prendere buoni punti", ha chiarito. Sperando che la Honda prima o poi raggiunga la "cavalleria" necessaria per agguantare la Mercedes.

 

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Giovedì 20 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 21-08-2020 17:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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