Sanders (Ktm) si era imposto anche nel prologo e nella frazione inaugurale

Dakar 2025 nel segno di Sanders (Ktm), l'australiano vince anche la seconda tappa. Iveco comanda la classifica Truck

di Mattia Eccheli
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BISHA – Daniel Sanders (Ktm), ancora lui. Il 30enne australiano, alla Dakar dal 2021, ha vinto finora tutto quello che poteva vincere nell'edizione 2025 del rally raid più duro al mondo. Ha fatto suoi il prologo, la prima e anche la seconda tappa, la temuta frazione “maratona”. Sanders ha rifilato quasi 7 minuti e 40 secondi al primo degli inseguitori, lo statunitense della Honda Skyler Howes, che a sua volta si è tenuto alle spalle il sempre più convincente spagnolo Tosha Schareina (Honda) di appena 4''. Più attardati Ross Branch (Hero), quinto a poco più di 10', e Ricky Brabec (Honda), ottavo a 12'47''. Lontanissimo il primo degli italiani, Andrea Winkler (Ktm), 52esimo. 

La classifica generale ha subito uno scossone, anche se non è stata “terremotata”. Sanders ha guadagnato minuti sui rivali e il più immediato inseguitore è adesso Howes a 12'36'', che ha recuperato due posizioni. Branch è rimasto sul podio virtuale, ma con 12'40'' da rimontare e Schareina è avanzato dalla quinta alla quarta piazza, peraltro a soli 8'' dal podio, mentre Brabeck è scivolato dal secondo al quinto posto con un ritardo di oltre un quarto d'ora. Classe '91, Tommaso Fontanari con la Fantic è il primo italiano della generale, 50esimo a quasi 4 ore e mezzo da Sanders.

Nella prova riservata ai truck si è imposto il campione uscente Martin Macik con il Powerstar della Mm Technology gommato Proteon che ha staccato di quasi 10 minuti il connazionale ceco Ales Loprais e di poco meno di 19 il lituano Vaidotas Zala. Il primo equipaggio con un veicolo diverso da quello fornito da Iveco si è piazzato sesto (Hino) con il giapponese Teruhito Sugawara al volante. Nella generale Macik precede Loprais di 8'54'' e Zala di 38'50''. Claudio Bellina, Marco Arnoletti e Danilo Petrucci, i primi italiani, sono dodicesimi, ma già a poco meno di 4 ore e 2 minuti dal primo.

Nella gara “alternativa”, la Dakar Future Mission 1000 per i veicoli sostenibili, la tappa è andata agli spagnoli della Kh7-Ecovergy (Juvanteny, Criado e Ribas) con un Man ibrido a idrogeno e diesel Hvo (olii vegetali idrotrattati). L'equipaggio iberico è anche al comando della corsa con 65 punti, 15 in più rispetto alla spedizione nippo portoghese composta da Yoshio Ikemachi e Paulo Marques che competono su un prototipo a idrogeno, l'Hyse X2 sviluppato nell'ambito di una cooperazione tra Honda, Kawasaki, Yamaha, Toyota e Suzuki.

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Lunedì 6 Gennaio 2025 - Ultimo aggiornamento: 18:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA