Sébastien Loeb (Dacia Sandrider) ha limitato i danni: è sesto della generale

Dakar 2025, Toyota domina la "tappa maratona". Frazione a Al Rajhi, ma Lategan passa al comando. Al-Attiyah (Dacia) terzo

di Mattia Eccheli
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BISHA – Il pilota di casa, il 43enne Yazeed Al Rajhi ha vinto la maratona di due giorni attorno a Bisha, oltre mille chilometri, trasferimenti inclusi, della Dakar 2025 riservata alle auto. In 10 ore 56 minuti e 54 secondi, al volante dell'Hilux della Overdrive ha completato la frazione dominata da Toyota, che ha piazzato addirittura sei veicoli fra i primi dieci (quattro fra i primi cinque, di cui tre della Overdrive), e sette fra i dodici.

Sul podio di giornata hanno chiuso anche Henk Lategan del team Toyota Gazoo del Sudafrica, staccato di 4'16'', e il principe delle dune, Nasser Al-Attiyah, bronzo olimpico del tiro a volo e 5 volte vincitore del rally raid più duro al mondo, al traguardo con poco meno di due minuti e mezzo ritardo dal vincitore, ma al cui tempo sono poi stati aggiunti altri quattro minuti di penalità (sei in totale dalla partenza). Il qatariota si è confermato come il migliore del terzetto della spedizione Dacia con i Sandrider della Prodrive. Poi, nell'ordine l'argentino Juan Cruz Yacopini e il lituano Rokas Baciuska, entrambi della Overdrive, seguiti dai francesi Mathieu Serradori (Century) e Sébastien Loeb (Dacia), dallo svedese Mattias Ekström con il pick-up Ford Raptor messo a punto dalla M-Sport, dall'australiano Toby Price (Overdrive) e da un altro lituano, Benediktas Vanagas, con l'Hilux del Toyota Gazoo del Baltico.

Come previsto, l'ordine d'arrivo ha rivoluzionato la classifica generale, i cui contraccolpi si erano avvertiti già ieri con i parziali provvisori contabilizzati al bivacco. Al suo ritorno alla Dakar, che aveva saltato lo scorso anno, e alla sua terza partecipazione, il 30enne Lategan ha assunto il comando della corsa, che guida con un vantaggio di 4'45'' su Al Rajhi (4 minuti sono di penalità). Sul podio virtuale c'è anche Al-Attiyah, terzo a 11'14'' (6 minuti sono di penalità), il cui margine su Price, alla prima esperienza nel rally raid alla guida di un veicolo a quattro ruote dopo due successi in moto, è di appena 30'' (pure lui ha 2 minuti di penalità).

La “maratona” desertica ha mantenuto in vita le speranze sia di Ekström, che è quinto a poco più di due minuti dal podio e primo dei piloti della Ford M-Sport, sia di Loeb (Dacia), che è sesto e che gli rende 5 minuti e 40 secondi. Il “cannibale”, costretto a fermarsi domenica per un problema tecnico e “soccorso” dalla compagna di scuderia Cristina Gutierrez, ha limitato i danni. Completano la Top 10 Lucas Moraes, settimo con il primo Hilux del team ufficiale europeo Toyota Gazoo Racing, Mitchell Guthire (Ford M-Sport) e gli stessi Serradori e Yacopini, quest'ultimo con quasi 24 minuti di ritardo dal battistrada. Il meglio piazzato degli equipaggi della spedizione X-Raid è il portoghese Joao Ferreira, dodicesimo con la Mini Jcw a 36'23'' da Lategan. Il vincitore della scorsa edizione, Carlos Sainz, che si era capottato domenica, è ventiseiesimo a oltre un'ora e mezzo dalla testa. Domani la carovana lascia Bisha e viaggia verso nord: con la terza frazione la Dakar arriva ad Al Henakiyah, oltre 700 chilometri a ovest della capitale Riad.

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Lunedì 6 Gennaio 2025 - Ultimo aggiornamento: 18:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA