da sinistra Nasser Al-Attiyah e Stéphane Peterhansel

La sfida entra nel vivo: Peterhansel (Mini) e Al-Attiyah (Toyota) entrano da protagonisti nella settimana decisiva

di Franco Carmignani
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ROMA - La giornata di riposo ad Ha’il permette ai dakariani di tirare un po’ il fiato e di far ordine nelle classifiche. La gara, alla vigilia della settimana decisiva, sembra risolversi nel duello tra Stéphane Peterhansel (MINI Buggy), recordman di vittorie tra moto e auto nel raid più famoso e difficile al mondo, e Nasser Al-Attiyah (Toyota Hilux 4x4) che può aspirare al poker. Visto il minimo margine , 5’53”, tra i due piò succedere di tutto già da domani e dopodomani con la tappa marathon, e magari che rientri in gioco il campione in carica Carlos Sainz (MINI Buggy) attualmente in ritardo di 40’42”.

In quarta e quinta posizione con distacchi superiori a un’ora, il polacco Jakub Przygonski ancora con un Toyota, ma del team Overdrive, autore fin qui di una prova impeccabile, e lo spagnolo Nani Roma, due vittorie alla Dakar in carriera, una tra le moto e una tra le auto. Roma rimane il portacolori dell’Hunter Prodrive del Bahrain Raid Xtreme, dopo che ieri Sébastien Loeb è precipitato in fondo alla classifica, dove gli fanno buona compagnia l’eclettico connazionale Romain Dumas, e l’altro francese Mathieu Serradori, a lungo tra i primi cinque. Meno fortunati il sudafricano della Toyota Henk Lategan che aveva appena assaporato il gusto di essere tra i primi, l’olandese Ten Brinke con altro Toyota della Overdrive, e l’argentino Orlando Terranova, con l’unica Mini finora fuori gioco.

Tra le auto non ci sono equipaggi nostrani, a parte il duo franco-italiano Marco Piana-David Giovannetti del team Polaris, caparbiamente in corsa, né femminili, che viceversa troviamo nelle altre categorie.

Tra le moto Franco Picco con una Husqvarna sta inseguendo il sogno di portare a termine a 65 anni suonati la sua 27ma Dakar! Invece, la sua Dakar 2021 Maurizio Gerini l’ha già vinta. Durante la quarta tappa ha prestato soccorso e praticamente salvato la vita prima dell’arrivo dell’elicottero di pronto intervento al collega indiano Chunchunguppe Shivanskankar Santosh, caduto rovinosamente davanti a lui, che era già per terra dopo aver impattato sugli stessi massi. Il forte pilota di Imperia, partito curiosamente con l’ultimo numero di gara tra i motard con l’Husqvarna privata della Solarys è primo degli italiani, in ventinovesima posizione assoluta, e precede Cesare Zacchetti con una KTM lo stesso Picco, e Giovanni Stigliano con la Yamaha del team JBRally.

Tra le quattro ragazze delle due ruote Laia Sanz conferma le sue doti anche se la forma non delle migliori dopo la rottura dei legamenti delle mani nel 2020 e il successivo incidente in Andalusia. L’obiettivo del quindicesimo posto che si era posta prima della partenza appare molto difficile se non impossibile per la spagnola del Gas Gas Factory Team. Più lontane la connazionale Sara Garcia con la Yamaha del Pont Group, la francese Audrey Rossat, e l’altra transalpina Sara Jugla con una KTM Replica.

Quanto a Cristina Gutierrez è ora seconda tra i Light prototype, con un distacco importante rispetto al compagno di squadra Seth Quintero, mentre la nostra Camelia Liparoti sarebbe già nella top five senza gli 11’ minuti di penalità che si porta dietro.

Nella classifica assoluta dei Light Vehicle gli altri due italiani Michele Cinotto e Ferdinando Brachetti Peretti con i Solaris. Uno sguardo ai Truck dove si rinnova il dominio dei Kamaz russi ai primi tre posti, mentre nella classic, che debutta quest’anno, c’è al settimo posto il Nissan Patrol di Luciano Carcheri che nel 2000 era stato primo degli italiani sul traguardo del lago Rosa di Dakar!

E da domani si ricomincia…

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Lunedì 18 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 15:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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