la BMW gestita dal team OQ by Oman Racing ha trionfato

Doppietta BMW a Monza nel GT World Challenge Europe Cup, Ferrari terza penalizzata dalle neutralizzazioni

di Michele Montesano
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Il Fanatec GT World Challenge Europe Endurance Cup, nel Tempio della Velocità, ha offerto una corsa ricca di colpi di scena, neutralizzazioni e un finale incerto fino all’ultima curva. A sorpresa a tagliare il traguardo per primi a Monza sono stati Jens Klingmann, Ahmad Al Harthy e Sam de Hann. Il terzetto della BMW gestita dal team OQ by Oman Racing ha trionfato grazie a un ottimo lavoro di strategia. Nulla da fare per la Ferrari AF Corse di Alessio Rovera, Vincent Abril e Alessandro Pier Guidi, con quest’ultimo autore di una rimonta furiosa culminata con il terzo posto alle spalle della BMW WRT di Dries Vanthoor, Sheldon van der Linde e Charles Weerts.

Se il poleman Rovera è uscito indenne dalla prima curva, non è andata bene a Mattia Drudi. Il pilota dell’Aston Martin, scattato dalla seconda posizione, si è trovato chiuso nella morsa tra la Mercedes di Lucas Auer e la BMW di van der Linde scivolando al nono posto. Il gruppo di mischia ha poi visto il contatto multiplo alla staccata della Roggia tra la Mercedes di Meyuhas Roee, la Porsche di Michael Verhagen e la Ferrari di Ashish Patel ferme in via di fuga. Immancabile l’ingresso della safety car per consentire la rimozione delle vetture.

La gara è finalmente ripresa al quinto giro con Rovera che ha immediatamente allungato sulla Porsche di Ayhancan Güven, il quale ha iniziato a sentire anche la pressione di Raffaele Marciello, bravo ad approfittare del caotico primo giro per salire in terza posizione. Il terzetto di testa è quindi arrivato alla prima sosta in contemporanea con Abril che, dopo aver rilevato il volante della Ferrari 296 GT3, è rientrato in prima posizione. I meccanici del WRT sono riusciti a rispedire Valentino Rossi secondo. Il ‘Dottore’ non è riuscito a resistere a un combattivo Kevin Estre. Salito al secondo posto, l’alfiere della Porsche ha poi perso il controllo della vettura finendo nella ghiaia della Ascari.

Non si è dovuto attendere molto per l’ennesimo colpo di scena. Rimasto fermo in pista, James Baldwin ha costretto a un lungo periodo di neutralizzazione dapprima con la Full Course Yellow e poi con la safety car permettendo ai team di effettuare la seconda sosta. Neppure il tempo di riprendere le ostilità che dapprima la Aston Martin di Matisse Lismont e poi la Lamborghini di Antoine Doquin hanno subito la foratura spargendo detriti in pista. Infine il contatto alla prima variante tra il portacolori Ferrari Jef Machiels e la Lamborghini di Mateo LLarena ha richiesto nuovamente l’intervento della FCY.

La girandole di soste, con annesse differenti strategie, ha visto numerosi cambi in classifica con Pier Guidi, subentrato ad Abril, che si è ritrovato a centro classifica. Costretto a una rimonta furiosa, l’alfiere della Ferrari non si è tirato indietro sorpassando, nell’arco di due giri, prima Maro Engel e poi Rossi, quest’ultimo tornato al volante per rispettare il tempo minimo di guida. Proprio la durata massima del turno guida ha avuto un ruolo determinante per l’esito finale della gara. Infatti, da regolamento, ogni pilota avrebbe dovuto rispettare un tempo massimo di guida di 45 minuti ma, considerando i periodi di neutralizzazioni, tale finestra è stata dilatata a 55 minuti.

In ossequio a tale regola, dapprima Riccardo Feller e poi Vanthoor sono stati costretti a effettuare uno splash and go negli ultimi minuti. Se lo svizzero dell’Audi non è riuscito a fermare l’avanzata di un indemoniato Pier Guidi, Vanthoor si è rivelato davvero un osso duro. L’alfiere della BMW griffata WRT ha duellato strenuamente con il ferrarista arrivando anche al rude contatto all’inizio dell’ultimo giro. A malincuore Pier Guidi ha dovuto gettare la spugna accontentandosi del terzo gradino del podio. Ma a gioire è stato il terzetto Klingmann, Al Harthy e De Haan che, complice una strategia azzeccata, si è ritrovato in prima posizione proprio nel momento decisivo. Oltre al successo assoluto, l’equipaggio della BMW del OQ by Oman Racing ha vinto anche in Bronze Class.

Quarto posto per l’Audi del Tresor Attempto Racing, con Feller-Aka-Haase che hanno chiuso davanti la BMW M4 di Rossi-Marciello-Martin. Sesta la Mercedes di Sette Camara, Gotz e Gounon mentre il settimo posto assoluto è valso al terzetto BMW Century Dennis-Leung-Sowery il secondo posto di classe Bronze. Vittoria in Silver Cup per la Mercedes del Winward , con Ceresani-Arrow-Sathienthirakul ottimi noni davanti la Lamborghini dei vincitori del Nürburgring Pepper-Mapelli-Perera. Fuori dai giochi troppo presto l’Audi di Patrese-Ferrari-Moncini. I ragazzi del Tresor Attempto Racing sono stato costretti ad alzare bandiera bianca dopo la prima sosta per noie elettriche.

Diciottesima assoluta la Huracan del’Iron Lynx del terzetto Bortolotti-Pulcini-Mortara. Grazie al ventiduesimo posto la Mercedes dell’HRT, condotta in pista da Beretta-Howega-Maini, si è assicurata la vittoria in Gold Cup. Gara sfortunata per Drudi. Dopo essere stato coinvolto nell’incidente al via, il riminese è stato costretto a effettuare anche un reset della sua Aston Martin. In equipaggio con Marco Sørensen e Nicki Thiim, l’italiano ha chiuso ventiquattresimo conservando, per sole tre lunghezze, la leadership di campionato sulla Ferrari di Pier Guidi e Rovera. Tutto verrà deciso nell’atto finale di Jeddah in scena a fine novembre.

GT World Challenge Europe Endurance Cup – 3 Ore di Monza Gara

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Giovedì 26 Settembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 10:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA