La DS di Da Costa invincibile a Berlino

DS, la FE “tedesca” parla francese. Felix Da Costa, c’è un uomo solo al comando

di Mattia Eccheli
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BERLINO - Con il terzo sigillo consecutivo di Antonio Felix Da Costa, la DS Techeetah consolida il primato nelle due classifiche: individuale e a squadre. «La DS Techeetah – ha ammesso Lucas di Grassi, il brasiliano già campione del mondo con la Audi – compete ad un altro livello». Il portoghese ha infilato anche la terza pole di seguito, confermando lo stato di grazia suo e della squadra, anche se il compagno di squadra e campione in carica Jean Eric Vergne non è riuscito ad esprimersi in maniera altrettanto convincente. Il pilota ingaggiato ad inizio stagione dal team sino francese ha di nuovo fatto una gara a parte, soprattutto nella seconda frazione dell’ePrix di Berlino, percorso ancora al contrario. Domani e domenica, quando si correrà nella direzione “tradizionale”, sia da Costa sia la DS dovranno dimostrare di essersi adattati al percorso. 

La sesta stagione sta confermando la supremazia transalpina nella Formula E. I costruttori tedeschi - Audi, Bmw, Mercedes e Porsche – stanno “soffrendo”. Dei cinque titoli a squadre assegnati finora, 3 sono andati alla Renault e.Dams ed uno alla DS Techeetah. La casa dei Quattro Anelli è riuscita ad aggiudicarsi l’alloro in un’occasione e non a caso è il costruttore della Germania che attraverso la Abt partecipa alla Formula E fin dall’inizio. Poi sono arrivate la Bmw e quindi Mercedes e Porsche. La casa bavarese, grande protagonista fino alla sospensione, ha rimediato appena due punti nei primi due ePrix di “recupero” di Berlino. Troppo pochi per legittimare le proprie ambizioni. La Mercedes ha trovato in Vandoorne ed in de Vries due piloti emergenti, che però non sembrano ancora in grado di lottare per il successo, mentre la Porsche è praticamente “azzoppata” visto che il solo Lotterer ha dimostrato di valere il podio. Jani, che dovrebbe venire sostituito da Pascal Wehrlein l’anno prossimo, fatica ad inserirsi nel gotha del campionato a zero emissioni.

La FE sembra dimostrare una sorta di vantaggio competitivo dei costruttori francesi nelle gare elettriche. Renault, del resto, anche grazie all’Alleanza, ha svolto un lavoro quasi pionieristico. La DS, il marchio europeo più giovane in circolazione, è entrata “in corsa” ed è stata abile nell’individuare la squadra giusta alla quale affiancarsi. «Mi godo il momento e vado avanti giorno per giorno», ha commentato Da Costa. Che malgrado il solco scavato nei confronti degli avversari (68 punti di vantaggio su di Grassi e Vandoorne) ha già messo le mani avanti: «Mancano ancora quattro corse e gli avversari si avvicineranno. Già oggi erano più vicini rispetto a ieri».
Il pilota della Nissan Buemi, che con la Renault aveva vinto sia il titolo individuale sia quello a squadre, ha in qualche modo avallato le dichiarazioni del portoghese: «Abbiamo capito quale sia la strada per raggiungerli». Nonostante il podio, che mancava dal 23 novembre scorso, il brasiliano dell’Audi non è parso troppo soddisfatto: «Abbiamo ancora molto lavoro da fare e dobbiamo continuare a migliorare», ha sintetizzato. 

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Sabato 8 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 09-08-2020 17:00 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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