La Mercedes di Nico Rosberg a Melbourne

F1, le Frecce d'Argento già volano
Le Rosse attese alla prova di Sepang

di Giorgio Ursicino
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MELBOURNE - La nuova era della Formula 1 inizia sotto una buona Stella. Come era ampiamente previsto dopo i test invernali, nella prima gara della stagione la Mercedes W05 dimostra di essere la monoposto migliore in questo cambio generazionale e domina dall’inizio alla fine il Gran Premio d’Australia.

La superiorità delle Frecce d’Argento è stata impressionante. La gioia di spruzzare champagne sul podio è toccata a Nico Rosberg che non ha nemmeno avuto il tempo di lottare con il compagno di squadra Lewis Hamilton (l’unico che avrebbe potuto impensierirlo) rallentato già in partenza da problemi alla “power unit”, come da quest’anno si chiama la complessa architettura che spinge le vetture. Deludenti le Ferrari, la competitività sperata dal presidente Montezemolo non si è vista e bisogna iniziare un’altra stagione in salita.

Come ha scientificamente spiegato Alonso la cosa migliore del weekend sono stati i punti raccolti con un buon quarto posto di Fernando e uno più scialbo settimo di Raikkonen decisamente in difficoltà rispetto al compagno con la nuova monoposto che richiede un approccio di guida diverso. Poteva finire peggio perché dopo qualifiche un po’ deludenti in condizioni ambientali difficili che avrebbero dovuto favorire l’esperienza dei propri driver, anche il ritmo di gara non è stato travolgente. Una situazione del genere dieci anni fa avrebbe consigliato di mettersi subito al lavoro per la stagione successiva, ma con queste astronavi così complesse bisogna essere molto più cauti.

Già nelle ultime stagioni le situazioni si sono spesso capovolte per la gestione delle gomme. Adesso bisogna gestire pure i cambi (che hanno 8 marce, rapporti fissi e devono durare di più) e, soprattutto, i consumi strettamente legati all’ottimale funzionamento della power unit e della sua gestione elettronica. Quella della Mercedes, si è visto, funziona già bene. Quella della Ferrari potrebbe essere ancora in rodaggio e, se così fosse, le prestazioni viste avrebbero ampia prova d’appello. Chiaramente nessuno parla per non scoprire le carte, ma durante la gara dai box e dal muretto della Rossa trapelava la sensazione che non fosse spedita alle ruote tutta la potenza che possono sprigionare il V6 turbo e l’elettrico made in Maranello.

Mercedes a parte la F14T è gara ha preso la paga anche da Red Bull e McLaren e sul passo è sembrata in difficoltà anche rispetto alla Williams con i nuovi motori Mercedes e i colori Martini Racing. Le Rosse, in particolare quella di Kimi, hanno lottato di più con la Force India (anche questa con il V6 della stella a tre punte) di Hulkenberg e le Toro Rosso finite entrambe a punti. Per un motivo o per l’altro non sono in classifica le due Red Bull, la Mercedes di Hamilton e le due Williams, tutte potevano finire davanti alle Ferrari. Nico, che scattava dalla terza piazza ha approfittato dei problemi del compagno che partiva in pole per fare una partenza straordinaria e salutare la compagnia.

Non è bastata nemmeno la safety car entrata dopo una decina di giri a rimescolare le carte. Lewis si è subito fermato per non danneggiare la power unit e altrettanto ha fatto il quattro volte campione Vettel. Il compagno Ricciardo, protagonista di un weekend superbo davanti al pubblico di casa, è arrivato al traguardo secondo, ma è stato squalificato dai commissari per avere consumato troppa benzina (il limite è 100 chili). Anche le Williams andavano forte, Felipe Massa è stato subito centrato da Kobayashi, il compagno Bottas ha fatto due rimonte super intervallate da una toccata a muro che gli è costato un pneumatico e ha causato l’entrata della safety car.

Il finlandese ha superato per ben due volte in pista Kimi che non è riuscito a combattere come fa di solito. Seconde e terze sono quindi finite le due McLaren con il giovane Magnussen che ha preceduto il più esperto Button. È stata la corsa degli esordienti: Ricciardo alla prima corsa in Red Bull si è messo alle spalle Sebastian e in pista chiuso secondo, Magnussen alla prima gara in F1 ha chiuso secondo facendo meglio di Hamilton (sempre con la McLaren) che nel 2007 finì terzo (sempre a Melbourne). Il russo romano d’adozione Kvyat è diventato con la Toro Rosso il più giovane di sempre a finire a punti all’esordio (ha tolto il record a Vettel...). La Ferrari deve certo recuperare, ma ora c’è la certezza che la Mercedes è davvero super, mentre è sfumata la speranza che la Red Bull 2014 sia una vettura sbagliata.

Fra dieci giorni i motori si riaccendono in Malesia e la Ferrari dovrà mandare subito un segnale. Le possibilità che a Melbourne non sia stato buttato tutto nella mischia sono concrete, la F14T era stata velocissima sul dritto durante i test di febbraio, mentre a Melbourne non riusciva a superare la Force India nemmeno con l’ala aperta. Se la reazione non sarà immediata la Mercedes andrà in fuga ed anche la Red Bull che con il turbo ha percorso pochissimi chilometri ha fatto vedere di essere rapida. Chris Horner aveva detto che le Frecce d’Argento avrebbero dato due secondi a tutti. Non è avvenuto, ma Nico potrebbe aver corso con il freno a mano tirato. «E’ stato impegnativo, non potevo rallentare, mi si raffreddavano le gomme», ha candidamente ammesso il figlio di Keke.

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Lunedì 17 Marzo 2014 - Ultimo aggiornamento: 05-04-2016 05:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA