Cyril Blais, il Team Principal di Maserati in Formula E

FE, Blais, (Maserati) e il doppio EPrix di Monaco: «Questa è una gara speciale per tutti, ma per noi di più»

di Mattia Eccheli
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MONTECARLO - «La pressione c'è sempre e la gara di Monaco è speciale, ma per noi di più», concede il francese Cyril Blais, il Team Principal di Maserati in Formula E, la cui scuderia ha il suo quartier generale nel Principato. Con un podio conquistato a Jeddah da Jake Hughes, il marchio italiano ha già dato un senso alla stagione, anche se un risultato di prestigio nella gara di casa sarebbe di grande importanza, anche per contribuire a portare serenità finanziaria nel team dopo la mancata conclusione dell'operazione americana anticipata a Jeddah.

Il connazionale Fredric Bertrand, a capo delle operazioni di Mahindra, sdrammatizza alla domanda sul podio finora sfiorato dal costruttore indiano: «È sempre troppo lontano, perché non lo abbiamo ancora conquistato. Ma in queste prima cinque gare abbiamo già più punti di quelli che avevamo ottenuto in tutta la passata stagione», sorride. Alla vigilia del doppio ePrix del Principato, Bertrand sottolinea l'importanza di far tesoro del momento: «La macchina va meglio – insiste – e se va meglio quella i piloti la spingono di più e tutto funziona meglio: occorre mantenere questo clima di crescente fiducia».

Al quesito sulla particolarità del primo doppio evento monegasco replica con una battuta: «Hai due volte la possibilità di vincere». Florian Modlinger, numero uno della Tag Heuer Porsche, che schiera il campione in carica Pascal Wehrlein e che è in testa alla graduatoria a squadre, avrebbe più motivi dei colleghi di rallegrarsi, ma resta misurato: «È un buon momento – ammette – ma senza le collisioni che ci hanno penalizzato avremmo più punti. Ciò che è importante per il prosieguo del campionato è che siamo stati in grado di performare su ogni tipo di tracciato».

Modlinger sottolinea il grande impegno ai box a Montecarlo e nelle settimane a venire: «Qui – spiega – non ci sono le libere del venerdì e tutto va preparato in tempi ancora più stretti, anche il sabato sera in vista della gara di domenica. In questi trenta giorni ci aspettano sei gare (due nel Principato, due a Tokyo a metà mese e due Shanghai il 31 maggio e l'1 giugno, ndr). È fondamentale non commettere errori». Blais conclude tornando sulla gara di Miami: «L'importante era essere lì e negli Stati Uniti, ma c'è da chiedersi se l'Homestead sia la collocazione giusta per noi».

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venerdì 2 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 21:42 | © RIPRODUZIONE RISERVATA