Cassidy vincitore dell'E-Prix di Lonra del sabato

FE, Cassidy trionfa anche a Londra: seconda vittoria di fila per lui, terza consecutiva per Jaguar

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

LONDRA – Secondo successo consecutivo in questo scorcio finale della stagione 11 della Formula E per Nick Cassidy e terzo di fila per la sua scuderia, la Jaguar Tcs, che peraltro lascerà a fine campionato a quanto pare per approdare in Stellantis. Il neozelandese ha garantito al costruttore britannico la vittoria, che il compagno di squadra e connazionale Mitch Evans aveva ipotecato con la pole. Con la giusta strategia sul Pit Boost (la ricarica obbligatoria: quasi 4 kWh in 30'') e una ancora migliore sugli Attack Mode (la potenza aggiuntiva) si è regalato l'affermazione numero dieci nel mondiale elettrico.

Cassidy è passato al comando della corsa a 10 giri dalla conclusione ed ha potuto poi amministrare il proprio vantaggio senza doversi preoccupare nemmeno troppo della gestione dell'energia malgrado il giro supplementare imposto dalla direzione corsa per il doppio ingresso della Safety Car. Una al primo giro, entrata per via di un contatto costato a Maximilian Günther (Ds Penske) la gara e forse alla scuderia il terzo posto della classifica a squadre e un'altra a sei giri dalla fine (38 quelli percorsi) per rimuovere la Porsche della Cupra Kiro che Dan Ticktum ha mandato a sbattere contro le protezioni.

Le “sportellate” sono state parecchie e hanno comportato la prematura uscita di scena anche di Jake Hughes (Maserati), anche lui quasi subito, quindi di Zane Maloney (il debuttante che per la prima volta non è arrivato al traguardo con la Lola Yamaha Abt) e Sam Bird (Neom Mclaren, motorizzata Nissan), ma anche Antonio Felix da Costa (Tag Heuer Porsche) è dovuto passare ai box per far sistemare il "muso". Alla cerimonia di premiazione hanno così preso parte sia Nyck de Vries, secondo con la Mahindra, sia Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), terzo, che ha così “blindato” almeno il podio assoluto (Cassidy è terzo a 15 lunghezze) e contribuito anche muovere in modo significativo la classifica a squadre e costruttori a favore della casa tedesca.

Ai piedi del podio è rimasto Stoffel Vandoorne (Maserati), seguito da Jake Dennis (Andretti, powertrain Porsche), Jean Eric Vergne (Ds Penske), Edoardo Mortara (Mahindra), Robin Frijns (Envision, motorizzata Jaguar), Norman Nato (Nissan) e dal poleman Evans. Fra i piloti, a parte Rowland che aveva già messo in bacheca il titolo mondiale a Berlino, sono ancora in palio la seconda e la terza pizza: Wehrlein ha 141 punti, Cassidy 127 e Taylor Barnard (Neom McLaren, oggi in bianco) 112 (domani sono in palio gli ultimi 29 punti). Fra le squadre, la Tag Heuer Porsche (244) ha guadagnato 14 punti sulla Nissan (207), che domani deve guardarsi le spalle, perché la Jaguar Tcs (che detiene il titolo) le ha rosicchiato addirittura 27 lunghezze ed è terza a 191 dopo aver superato la Ds Penske (176). Porsche ha allungato anche fra i costruttori portandosi a quota 367 davanti alla Nissan che ne ha 338, 30 lunghezze più della Jaguar (308), mentre Stellantis è quarto a 262.

  • condividi l'articolo
sabato 26 luglio 2025 - Ultimo aggiornamento: 19:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA