FE, comincia l'ultimo fine settimana di gara della stagione 11. Ds Penske e Jaguar in lotta per il podio a squadre

FE, Drugovich (Andretti): «Oggi i tempi sono giusti per questo mondiale. Prima non si erano "incastrati"»

FE, Mortara (Mahindra) di nuovo il più veloce nei test. Bene anche le Porsche. Cassidy (Citroen) e Barnard (Ds Penske) 6° e 7°

FE, da Costa (Jaguar Tcs): «Stagione impegnativa. Saranno i dettagli a fare la differenza»
LONDRA – Due titoli su tre si assegnano con i 71 giri previsti per i due ePrix di Londra, con i quali la Formula E archivia la stagione 11. Non è escluso che possano bastare anche i primi 37, quelli della gara di domani lungo il circuito di 2,077 chilometri ricavati nell'area aperta e chiusa dell'ExCel, il centro espositivo e congressuale che si trova a ridosso del centralissimo scalo di London City e che si specchia sull'acqua, anche se il Tamigi scorre qualche decina di metri più in là.
Sabato verrà attivato per l'ultima volta in questo campionato anche il Pit Boost (la ricarica ultrarapida obbligatoria), che non servirà invece nella giornata di domenica, quando sono previste 34 tornate. Con la Nissan, Oliver Rowland (vincitore dell'ultimo ePrix corso a Londra) arriva da “profeta in casa” con il titolo piloti già conquistato a Berlino due settimane fa, ma assieme al rientrante Norman Nato, che aveva saltato il doppio appuntamento tedesco per andare a vincere la prova del Wec a Interlagos con la Cadillac, prova a regalare alla sua scuderia, guidata dall'italiano Tommaso Volpe, anche uno o tutti e due i titoli ancora in palio: quelli a squadre e piloti.
Gli stessi a cui punta ancora la Tag Heuer Porsche che ha in Pascal Wehrlein il pilota più “efficiente” su questa pista, sempre a punti in 8 prove. Il campione uscente e non più entrante è comunque destinato a portare a casa un risultato importante perché, ad eccezione di Jean Eric Vergne (Ds Penske), l'unico riuscito finora a confermare il titolo, tutti gli altri l'anno dopo averlo conquistato avevano chiuso in una posizione oltre la settima. Il tedesco è ampiamente secondo, anche se la sua classifica è insidiata da un pericoloso terzetto: i “partenti” Taylor Barnard (oggi alla Neom McLaren, ma vicininissimo alla Penske), terzo a 11 lunghezze, e Nick Cassidy (che lascia la Jaguar Tcs dopo due stagioni per approdare, pare, in Stellantis), 8 punti più indietro, e il compagno di squadra della Porsche Antonio Felix da Costa (101 contro i 125 di Wehrelein), che vorrebbe cambiare scuderia.
La Jaguar, rilanciata in seguito al doppio successo di Berlino, contenderà alla Ds Penske la terza piazza a squadre (appena 6 punti il vantaggio del team franco americano) mentre Stellantis deve recuperarne addirittura 35 per tornare sul podio del trofeo costruttori, che il marchio britannico detiene. Come al solito il programma è estremamente compresso e le prime libere (40 minuti) sono in programma nel pomeriggio di oggi, alle 17 italiane. Sabato e domenica gli orari sono gli stessi: nuove prove alle 11, poi qualifiche tra le 13.20 e le 14.45 e, infine, gara alle 18.05. Poi la festa (non per tutti) e il meritato riposo (per quasi tuti).




