FE, Rowland campione del mondo con la Nissan. Con Cassidy la Jaguar vince anche il secondo ePrix di Berlino

FE, Drugovich (Andretti): «Oggi i tempi sono giusti per questo mondiale. Prima non si erano "incastrati"»

FE, Mortara (Mahindra) di nuovo il più veloce nei test. Bene anche le Porsche. Cassidy (Citroen) e Barnard (Ds Penske) 6° e 7°

FE, da Costa (Jaguar Tcs): «Stagione impegnativa. Saranno i dettagli a fare la differenza»
BERLINO – Oliver Rowland è il nuovo campione del mondo di Formula E. Il britannico ha regalato alla Nissan e al suo Team Principal italiano Tommaso Volpe una colossale soddisfazione, anche perché era stato proprio il manager calabrese a metterlo sotto contratto dopo che se n'era andato dalla Mahindra. Adesso è sul tetto del mondo e in autunno diventerà papà per la seconda volta. Dopo aver raccolto un solo punto nelle ultime tre gare, Rowland ha chiuso quarto il secondo ePrix di Berlino che sembrava dover essere trionfale per la Porsche conquistando i 12 punti che gli servivano per la certezza aritmetica.
Alla fine, con una nuova rimonta capolavoro, Nick Cassidy ha regalato un altro successo alla Jaguar Tcs dopo quello di ieri del connazionale e compagno di squadra Mitch Evans: Cassidy era partito ventesimo, ma ha utilizzato al meglio gli Attack Mode. Il pilota kiwi non è però stato il solo capace di risalire dalla griglia: secondo Jake Dennis con la Porsche della Andretti scattato dalla sedicesima piazza e terzo Jean Eric Vergne (Ds Penske), l'uomo con il maggior numero di podi nella capitale tedesca, che era invece partito diciottesimo.
Rowland ha guadagnato quattro posti rispetto alla partenza ed è riuscito a restare sempre nelle posizioni di testa, cosa che non sono riusciti a fare i piloti della Tag Heuer Porsche Pascal Wehrlein e Antonio Felix da Costa: il tedesco che partiva dalla pole ha chiuso sedicismo, mentre il portoghese, che era terzo in griglia, ha salvato almeno la zona punti, nono. Qualcosa nella strategia di corsa non ha funzionato, soprattutto nell'attivazione degli Attack Mode, così come per Dan Ticktum (Cupra Kiro, motorizzata Porsche), che era secondo, ma che ha tagliato il traguardo giusto davanti a Wehrlein. Nei dieci anche due brasiliani: Felipe Drugovich, settimo con la Mahindra (al posto di Nyck de Vries) al suo esordio nel mondiale elettrico, e Sergio Sette Camara, il sostituto di Norman Nato, al debutto con la Nissan in questo fine settimana e per la prima volta in gara con una monoposto Gen3 Evo, decimo.
Rowland (184) ha archiviato la “pratica” per il titolo succedendo nell'albo d'oro proprio a Wehrlein (125) che deve difendere la piazza d'onore dall'assalto di Taylor Barnard (sesto con la Nissan della Neom McLaren), che si è portato a 112, dello stesso Cassidy (102) e di da Costa (101). Vergne (Ds Penske) è sesto a quota 89. Nella graduatoria a squadre prosegue il testa a testa fra la Tag Heuer Porsche (226) e la Nissan (204) con la Ds Penske (168) che deve guardarsi dalla scuderia campione in carica, la Jaguar Tcs (162), ma anche dalla Neom McLaren (143) e dalla Mahindra (142). Nel trofeo costruttori la Porsche (342) ha guadagnato terreno mettendo altre due lunghezze tra sé e la Nissan (335), ma la lotta è serratissima. La Jaguar è terza con 279 punti (70 solo in questo fine settimana) davanti a Stellantis con 243. I due allori verranno assegnati fra due settimane a Londra.




