Rowland (Nissan) trionfa a Monaco nel rpimo dei due eprix

FE, Rowland (Nissan) trionfa a Monaco davanti agli ex iridati de Vries (Mahindra) e Dennis (Andretti)

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

MONTECARLO – Il terzo successo stagionale di Oliver Rowland in Formula E (il sesto in carriera) è stato tanto spettacolare quanto complicato. Il britannico della Nissan si è regalato il “trono” nel primo dei due ePrix di Monaco, la gara più glamour del mondiale elettrico, dopo aver costretto i meccanici agli straordinari per sistemare la sospensione che aveva danneggiato nel corso del giro che valeva la miglior posizione in griglia. Rowland è rimasto a lungo dietro a Taylor Barnard (Neom McLaren), il poleman di giornata che ha poi chiuso 16/o con una strategia diversa e, soprattutto, per una collisione con Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), sesto al traguardo.

Sul palco d'onore del Principato sono saliti due ex campioni del mondo, l'olandese Nyck de Vries (di nuovo fra i primissimi quasi tre anni dall'ultima volta), che ha recapitato alla Mahindra l'atteso primo podio con la Gen3 Evo auspicato ieri dal Team Princpal Fredric Bertrand, e, malgrado una penalità di 5'', Jake Dennis, con la 99x Electric che la Andretti si lascia fornire dalla casa di Zuffenhausen. Poi l'italo svizzero Edoardo Mortara che ha completa un sabato da incorniciare per la scuderia indiana.

In quinta posizione il “miracolato” di giornata, l'elvetico Nico Müller (Andretti), costretto a cambiare una gomma al secondo giro rientrando in ultima posizione con oltre mezzo minuto di ritardo. Il PitBoost, la ricarica obbligatoria ultrarapida (quasi 4 kWh in 30 secondi, 34 di sosta), e le due Full Course Yellow hanno contribuito a ribaltare almeno in parte gli equilibri. Dan Ticktum (Cupra Kiro, motorizzata Porsche) si è battuto come un leone e ha chiuso settimo, seguito da Robin Frijns con la Jaguar della Envision, da Stoffel Vandoorne, il migliore del gruppo Stellantis con la Tipo Folgore della Maserati, e da Maximilian Günther (Ds Penske), decimo.

La gara è di quelle che almeno in due devono dimenticare in fretta: Antonio Felix da Costa (Tag Heuer Porsche), l'ex secondo della generale individuale, che dopo 7 giri ha provato un impossibile sorpasso all'interno su Mortara, che alla sinistra aveva anche David Backmann (Cupra Kiro), finendo contro le protezioni e archiviando con largo anticipo la gara, e Micth Evans (Jaguar Tcs). La monoposto del neozelandese è rimasta ferma in mezzo al tracciato per diversi secondi prima di ripartire: addio sogni di gloria per lui, che da quattro anni saliva ininterrottamente sul podio.

Domani si replica con la settima gara della stagione 11. Rowland ha allungato in testa (94) e adesso precede i due piloti Porsche: Wehrlein (60) e Da Costa, che ha 54 punti come Barnard. Nella graduatoria a squadre la Nissan ha accorciato le distanze rispetto alla Tag Heuer Porsche, che resta prima (114), ma con il team nipponico a sole 9 lunghezze. Poi la Mahindra, che ha raccolto addirittura 30 punti, a quota 81, la Neom McLaren a 70, la Andretti a 66 e, solo sesta, la Ds Penske (64), che ha perso posizioni. Nel trofeo costruttori Nissan (173) ha guadagnato atri due punti su Porsche (25), mentre Mahindra si è issata sul podio virtuale a quota 98, davanti a Stellantis (96) e Jaguar (75).

  • condividi l'articolo
sabato 3 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 16:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA