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MADRID – Pascal Wehrlein e Antonio Felix da Costa, i piloti ufficiali della Tag Heuer Porsche, hanno “vinto” (le virgolette sono d'obbligo) la simulazione del primo ePrix della stagione 11 sul circuito Jarama alle porte di Madrid. È stata tutt'altro che una gara vera, naturalmente: i tempi sono stati di 4'' superiori ai migliori della mattinata di giovedì, senza contare la sperimentazione del sistema di ricarica ultrarapida da 600 kW e la bandiera gialla virtuale. Il terzo e altrettanto poco indicativo posto è andato a Nick Cassidy, con la monoposto della Jaguar Tcs.
È evidente che le squadre si sono concentrate su altri aspetti, tipo la Lola Yamaha Abt, che è solo riuscita a mandare in pista il debuttante della Barbados Zane Maloney, la cui monoposto è rimasta ferma in griglia, ma che per problemi tecnici non ha potuto completare alcun giro nella sessione pomeridiana, la penultima riservata ai piloti ufficiali di questi test. Le prove generali andranno avanti ancora domani mattina, mentre il pomeriggio (le tre ore finali) è riservato alle prove esclusive per le donne pilota.
Dopo la simulazione dell'ePrix si sono messe in mostra le Mahindra guidate da Nyck de Vries e Edoardo Mortara, che hanno contabilizzato i due migliori crono della seconda tornata di prove di giovedì (non i migliori in assoluto, perché quelli sono stati stabiliti nella mattinata) girando in 1:28.010 e 1:28.1176. I commissari hanno poi cancellato il risultato dell'italo svizzero per un'infrazione alla curva 13, cui è stato riconosciuto invece il tempo di 1:28.461 (il terzo). Tra i due piloti della squadra indiana si è quindi inserito Mitch Evans (Jaguar Tcs) in 1:28.199. Quindi, quarto, Sébastien Buemi con la I-Type 7 fornita dalla casa britannica alla Envision Racing, seguito da Lucas di Grassi che ha bilanciato il pomeriggio ai box del compagno di squadra della Lola Yamaha Abt con il quinto crono: 1:28.627.
Nei 10 anche Wehrlein e da Costa, oltre a David Beckmann (finora il più veloce in assoluto con il bolide fluorescente della Kiro Race), sempre con la 99x Electric del costruttore tedesco, Robin Frijns (Envision) e Jake Dennis (Andretti, cliente della Porsche). È probabile che venerdì mattina qualcuno insista ancora sull'acceleratore: per quanto simbolici, i risultati cronometri sono comunque una questione di orgoglio e tutti preferiscono essere fra i primi, anche nei test. Le Nissan, date per molto valide “dietro le quinte”, sembrano finora essersi nascoste, incluse quelle della Neom McLaren.