I test 2024 della Formula E sul circuito madrileno di Jarama dove si correrà la prossima stagione

FE, la Spagna nel calendario 2026 con Madrid. E Barcellona sogna per il 2027. Rientro a ostacoli per l'Italia

di Mattia Eccheli
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SHANGHAI – Nemmeno con i suoi 632 metri di altezza la Shanghai Tower, il terzo edificio più alto al mondo, farà ombra sul Shanghai International Circuit sul quale tra venerdì e domenica è di nuovo protagonista la Formula E con tre sessioni di prove libere, due di qualifica e due EPrix (quello di sabato con il Pit Boost obbligatorio), i numeri 10 e 11 dell'undicesima stagione. Anziché andare nei centri delle città, la filosofia iniziale del mondiale a zero emissioni per avvicinare la gente alla mobilità elettrica, la Formula E se ne allontana. Fra meno di due settimane verrà ufficializzato il nuovo calendario, l'ultimo in cui verranno utilizzate le monoposto Gen3, anche se evolute, nel quale le novità saranno le gare in più (18) e l'inserimento di Madrid, sull'impianto permanente di Jarama dove lo scorso autunno si erano svolti i test ufficiali, e il ritorno di Sanya, in Cina.

Una potenziale novità riguarda la stagione 13, la prima delle Gen4, con Barcellona in rampa di lancio grazie alla spinta di Daniel Sirera, esponente del Partido Popular catalano del quale era anche stato presidente. Nella sua veste di consigliere della municipalità ha sollecitato l'amministrazione a riesumare il circuito del Montjuic, dove aveva corso anche la Formula 1. L'operazione potrebbe indubbiamente suscitare l'interesse e il supporto di uno dei marchi impegnati nel mondiale, ossia Cupra, il cui Ceo dimissionario, Wayne Griffiths, aveva dichiarato nel 2023 al Messaggero che «voglio che la Formula E faccia tappa anche in Spagna. Naturalmente vorrei che si corresse a Barcellona e avrei anche un'idea».

Il manager aveva chiarito che «se dovessimo fare in fretta ci sarebbe il circuito del Montmelò, ma la Formula E deve correre in città. Ho in mente il Montjuic, nel cuore della città, nei pressi dello stadio olimpico». L'iniziativa di Sirera, almeno in teoria, dovrebbe ottenere ben più che un semplice avallo da parte di Cupra, il cui quartier generale si trova proprio a Barcellona. La Formula E, del resto, punta non solo a coinvolgere i grandi mercati automobilistici (il previsto raddoppio degli eventi in Cina risponde proprio a questa logica), ma anche a “visitare” i paesi delle case automobilistiche coinvolte.

Almeno per il momento, quello di Monaco – un appuntamento glamour e anche raddoppiato – rappresenta un surrogato per l'Italia (che ha Maserati) e la Francia (che ha Ds) in attesa di un possibile ritorno nei due paesi. Roma, sparita dal calendario dopo il 2023, e Parigi (che ne ha fatto parte tra il 2016 e il 2019) sono due città cariche di fascino e storia, ma dal punto di visto logistico (anche per le pesanti ripercussioni sul traffico già congestionato) e dei costi rappresentavano un problema. Almeno per ora, il Belpaese e i suoi tifosi non hanno avvertito la mancanza della Formula E: nessuna “attrazione fatale” a quanto pare, perché non sembrano essere in corso trattative concrete.

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sabato 31 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 17:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA