Jean Eric Vergne (Ds Penske)

FE, Vergne (DS Penske) ed i possibili “contatti” a Monaco: «Ci sono colleghi “pericolosi”, ma non farò nomi»

di Mattia Eccheli
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MONTECARLO - «Prima di potermi esprimere, vorrei capire cosa cambierà di quello che è stato recentemente modificato». Mitch Evans, il vice campione del mondo della Jaguar Tcs in Formula E che dal 2021 è una presenza costante sul podio di Montecarlo, dove si è imposto nel 2024, è cauto nel commentare l'“apertura” di Mohammed Ben Sulayem, il presidente della Fia, rispetto al giro di vite sul linguaggio dei piloti. I colleghi Norman Nato (Nissan) e Jean Eric Vergne (Ds Penske) sono ancora più diplomatici e praticamente non si esprimono, anche se i loro sorrisi dicono parecchio.

Sul circuito monegasco i contatti sono all'ordine del giorno e su quelli Jev è più diretto: «Cercherò di tenermi lontano da Norman», scherza con il collega che gli siede a fianco e che negli anni scorsi qualche collisione l'ha vissuta. «La Formula E è imprevedibile – avverte Evans – e finora la stagione è stata un po' frustrante per noi, che speravamo anche in qualche miglioramento in più a Miami. Quello di Montecarlo era il mio tracciato preferito anche prima del successo dello scorso anno e adesso può essere il momento della svolta». «Le gare di sabato e domenica saranno molto diverse – conclude – La prima sarà molto tirata e tosta, la seconda sarà come quella degli anni scorsi».

«Salire sul podio qui è sempre come un sogno», dice Nato, che a Miami aveva conquistato la sua prima pole in assoluto e aveva anche tagliato per primo il traguardo, venendo poi penalizzato per il mancato utilizzo completo dell'Attack Mode. Il pilota riflette: «Abbiamo perso dei punti, è vero – osserva – ma la prestazione c'era e abbiamo fatto il nostro lavoro, anche con la Pole. Sono fiducioso nel nostro pacchetto anche per questo fine settimana».

Quello dell'Attack Mode, quest'anno un reale beneficio anche grazie alla trazione integrale, è un altro tema importante: «A me è già successo tre volte di non poterlo sfruttare per via dei fattori esterni, che incidono sulla strategia», ricorda Vergne, che in realtà aveva anticipato la questione già prima dell'avvio del campionato. «Qui è difficile sorpassare e lo è ancora di più quando ci sono due colleghi davanti che fanno gioco di squadra», insiste rispolverando i due doppi podi delle Jaguar nel 2023 (Cassidy davanti a Evans) e nel 2024 (Cassidy dietro a Evans). E sui contatti aggiunge lapidario: «Ci sono dei colleghi “pericolosi”, ma non farò nomi», sorride.

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venerdì 2 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 21:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA