Rowland (Nissan)

FE, "vola" anche Rowland (Nissan), che chiude i test con il 2° crono assoluto. Barnard (Ds) stabilisce il terzo: il "podio" in appena 7 millesimi

di Mattia Eccheli
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VALENCIA – I test ufficiali della Formula E che aprono la stagione 12 si sono conclusi con Oliver Rowland, il campione del mondo della Nissan, al centro dell'attenzione. Dopo aver girato apparentemente “piano” nelle prime cinque sessioni, il britannico ha chiuso la sesta con un crono di 1:21.498, il secondo assoluto di questi quattro giorni (18 ore di prove in totale) che le dieci scuderie hanno trascorso al circuito Ricardo Tormo di Valencia.

Rowland ha così archiviato i test alle spalle del solo Edoardo Mortara (Mahindra), il cui 1:21.493 della mattinata di martedì è stato solo avvicinato. Taylor Barnard (Ds Penske) ha confermato non solo le attese, ma le ha forse anche superate, malgrado vada sottolineato come i riscontri cronometrici non siano necessariamente significativi della reale condizione di pilota e macchina. L'ex pilota della McLaren ingaggiato dalla scuderia franco statunitense e fortemente voluto da Phil Charles lascia Valencia con il tempo di 1:21.500, terzo assoluto.

Sempre nella sessione conclusiva, Mortara ha chiuso quarto (1:21.531) e Norman Nato (Nissan) quinto, dopo aver ottenuto il miglior risultato nella mattinata. Nel finale Pascal Wehrlein (Porsche) ha compiuto una tornata “sospetta” con i primi due settori completati con i crono più bassi e il terzo decisamente alto. Chissà. Anche Nyck de Vries è rimasto sempre tra i primi (quinto): alla Mahindra, che deve decidere il proprio futuro nel mondiale, di sicuro non dispiace aver guadagnato visibilità in questo scorcio iniziale della stagione. «Ci farebbe piacere sentire di nuovo prima o poi suonare l'inno indiano al termine di una gara», aveva dichiarato Frèdric Betrand, il team principal.

Poi ci sono il solito Jake Dennis (Andretti) in 1:21.599, il tedesco Wehrlein (1:21.652), Dan Ticktum (Cupra Kiro) in 1:21.657, il rivitalizzato Sébastien Buemi (Envision) in 1:21.673 e Nick Cassidy (Citroen) in 1:21.677. I distacchi sono sono stati ridottissimi, ancora più che al mattino: 18 bolidi in meno di sei decimi. Joel Eriksson (Envision), che nella sessione tra le 9 e le 12 era stato il solo sopra il secondo, ha contabilizzato il ventesimo tempo, ma il suo ritardo è stato di 863 millesimi. Le sole macchine che sembrano scontare ancora un “gap” sono quelle della Lola Yamaha Abt, ma solo il primo ePrix, fra poco più di un mese a San Paolo, potrà fornire un quadro un po' più chiaro. Domani, venerdì, tocca alle donne, cui la Formula E ha riservato due sessioni esclusive.

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giovedì 30 ottobre 2025 - Ultimo aggiornamento: 20:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA