La Ferrari di Vettel e dietro quella di Leclerc

Ferrari, il doppio doppiaggio chiude il mondiale da incubo

di Claudio Russo
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ABU DHABI - Non poteva andare peggio per la Ferrari l’ultima gara della stagione con l’addio a Vettel. Le due monoposto fuori dai punti, doppiate - era già successo due volte quest’anno - come del resto le altre quattro di Alfa Romeo e Haas motorizzate da Maranello. I due piloti sconsolati, la squadra frustrata. Dopo aver subito sorpassi oltraggiosi e soprattutto non essere riusciti a superare per troppi giri avversari normalmente alla loro portata. Leclerc, con le gomme più fresche, non ha potuto neppure saltare Raikkonen, che lo ha tenuto alle spalle per tanti giri. Sebastian e Charles hanno finito la gara un posto più indietro di quello che avevano al via. E questo dice tutto. Gli unici momenti sereni del weekend per gli uomini della Scuderia, ed è strano dire questo, sono stati quelli dei saluti a Vettel. Il team schierato davanti alla SF 1000 del tedesco quando è uscito dai box per andare in pista, e i messaggi via radio dopo la conclusione della corsa. «Grazie per quello che sei stato per noi come uomo e come persona», ha detto l’ing. Adami dal muretto.

Seb, a sorpresa, ha risposto dall’abitacolo leggendo un messaggio che si era scritto e cantando sul ritmo di Azzurro di Celentano: «Voi siete la squadra rossa, appassionati e non vi arrenderete mai. La mia uscita sta arrivando, mi è piaciuto stare con voi. Ho sentito la vostra magia, sensazione straordinaria. Ragazzi, vi ringrazio per avermi accompagnato, mi mancherete. Un saluto tutti a Maranello. E adesso, io quasi quasi dirò addio e auguro, auguro il meglio. Auguro di essere felici, ma di più di essere sani. Io spero che il prossimo anno, senza questo c...o di Covid, sia migliore per tutti. Grazie».


Leclerc che è andato a battere una pacca sulla spalla sull’ormai ex compagno di squadra, ha aggiunto: «Vorrei ringraziare Seb per tutto quello che ha fatto per il team. Ora pensiamo all’anno prossimo, non vedo l’ora che arrivi il 2021 per godere dei passi avanti che abbiamo fatto, perché ne abbiamo fatti. Poi dobbiamo anche capire cosa avranno combinato gli altri». L’assenza di Mattia Binotto nelle ultime gare, dovuta anche a un’indisposizione, fa pensare che sia pieno di impegni, occupato per il futuro. Si parla di un nuovissimo e inedito sistema per i rilevamenti aerodinamici, di un motore a livello dei migliori e di modifiche al retrotreno nella vettura. I regolamenti non consentono di più. Basteranno alla Ferrari per tornare al livello che le compete?

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Lunedì 14 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 15-12-2020 15:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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