Lorenzo Marini, titolare della Ford Driving University

Ford Driving University, Lorenzo Marini: «É una scuola di pilotaggio unica. Partecipano tante donne»

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

ALGHERO – La Ford Driving University è quasi un sogno che si avvera. «È un progetto non ripetibile – assicura il direttore tecnico Lorenzo Marini, 52 anni il prossimo agosto – perché è la sintesi di tutte le esperienza didattiche delle scuole di pilotaggio di cui mi sono occupato in questi anni». Assieme al proprio team e per conto dell'Ovale Blu, Marini organizza i corsi di guida dedicati ai clienti che acquistano Mustang, Focus RS, Focus ST e Fiesta ST.

Sono corsi gratuiti inclusi nel prezzo d'acquisto della vettura. «Tante persone ci hanno chiesto di partecipare, anche a pagamento, ma questa non è più un'iniziativa nata con il cuore», aggiunge. La ragione è semplice: «È un progetto che permette di abbinare il nome della mia società, la Driving University, a quello del marchio con il quale sono cresciuto ed al quale devo la mia attività professionale», insiste Marini, impegnatissimo in una serie di eventi in occasione del Rally Italia Sardegna.

Nel suo palmares di pilota figura anche una vittoria al Memorial Bettega nel 1996, mentre il suo curriculum imprenditoriale è corredato di nomi importanti, cioè di costruttori che, in Italia, gli hanno chiesto di occuparsi delle scuole di pilotaggio. Per la Ford Driving University c'è un contratto che dura fino al 2020. In un anno è previsto l'addestramento di circa 700 persone, fra le quali anche una buone percentuale di donne: «Saranno il venti per cento», azzarda Marini.

Dai partecipanti ha ricevuto e riceve attestazioni di stima che lo confortano. Il quartier generale è a Roma, ma le lezioni si tengono su quattro piste (Anagni, Magione, Modena e Pavia “Tazio Nuvolari”), a seconda della residenza dei partecipanti interessati. Vengono accettate non più di 40 persone al giorno, quest'anno le lezioni si tengono al sabato. Il corso comincia alle 8.15 e finisce alle 17.30 con un'ora di teoria, due di controlli tecnici ed il resto sul circuito. A disposizione ci sono sempre una dozzina di macchine: i “tempi morti” sono pochi. «Cosa vuoi che ti dica – sorride Marini – per me questo è il corso più bello che c'è».

  • condividi l'articolo
Domenica 10 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 11-06-2018 15:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti