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Baku si avvicina e fermerà le tre settimane di pausa che la F1 ha vissuto dopo il Gran Premio di Australia. Una rarità di questi tempi, dove le gare si susseguono a ritmo infernale. Una "vacanza" che ha permesso ai team di lavorare sulle monoposto per limare ciò che apparentemente non ha funzionato nelle prime tre corse, vedi Red Bull, o portare modifiche sostanziali su monoposto nate male, come la Ferrari e la Mercedes, che ha addirittura richiamato l'ingegnere James Allison.
Ma non è di questo che vogliamo parlare, bensì di quel che accadrà a Baku. In Azerbaijan ci sarà la prima gara Sprint del 2023 e il senso di questa corsetta che, dicono, tanto piace ai giovani, sarà diverso rispetto al recente passato. Se nel 2021 la Sprint dava al vincitore la possibilità di partire dalla pole per il vero Gran Premio, annullando così il risultato della qualifica che non rimaneva negli archivi della storia della F1, e nel 2022 era finalmente stata messa agli atti la pole della qualifica anche se poi nel GP davanti a tutti partiva il primo della Sprint, da questa stagione le cose saranno diverse. E più chiare.
La qualifica, che si terrà il venerdì, decreterà lo schieramento del Gran Premio della domenica, che quindi non sarà basato sull'ordine di arrivo della corsa Sprint come avvenuto in questi due anni. E lo schieramento di partenza della Sprint da cosa sarà determinato? Vi sarà una apposita seconda qualifica, probabilmente di minor durata rispetto a quella vera, che si terrà il sabato mattina. Usiamo il condizionale perché il tutto deve essere ancora approvato, ma sarà soltanto una formalità.
In pratica, riassumendo, venerdì 28 aprile, dalle 11.30 alle 12.30 ora italiana, avremo l'unica sessione di prove libere del weekend. Dalle 15 alle 16, la qualifica per il Gran Premio, sabato mattina dalle 11.30 alle 12.30 la qualifica per la gara Sprint che si terrà nel pomeriggio dalle 15.30 alle 16.30 col format abituale di Q1, Q2, Q3. Infine, domenica, il Gran Premio che scatterà alle ore 13. Come si può notare, un format completamente inedito. Per quanto riguarda l'utilizzo delle gomme, nella qualifica per la Sprint i piloti avranno a disposizione un solo treno di Pirelli e questo renderà la sessione sicuramente interessante.
A questo punto, si può chiaramente definire che la Sprint godrà di vita propria e non influenzerà i piloti perché non determinerà più la griglia di partenza del Gran Premio. Sarà una corsa a sè stante che assegnerà punti ai primi otto con questo sistema: 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1. A tremare semmai, saranno i team, che pur si sono detti favorevoli a questo format, per quel che riguarda i possibili incidenti che causerebbero lavoro extra e soprattutto un aumento dei costi che in regime di budget cap non sono cosa da poco.
Liberty Media sta dunque cercando di modificare la storia della F1. L'idea di avere i piloti che devono sempre lottare per ottenere qualcosa ogni volta che scendono in pista (il venerdì la qualifica, il sabato la seconda qualifica e la Sprint, la domenica il GP) sta prendendo corpo. Piacerà al pubblico? Se guardiamo alla MotoGP, che quest'anno adotta la gara Sprint in tutti gli appuntamenti del campionato, la risposta è no. L'audience è bassa ovunque.