La Ferrari di Carlos Sainz

Formula 1, test a Sakhir, mattina: la Red Bull al comando con Verstappen, Ferrari seconda con Sainz

di Massimo Costa
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Finalmente la lunga pausa invernale è giunta al termine, e sul tracciato di Sakhir si sono riaccesi i motori delle Formula 1. Quest’anno saranno solamente tre i giorni dei test pre stagionali, una scelta che non è piaciuta molto sia ai piloti che ai team, visto il poco tempo a disposizione per scoprire e studiare le nuove monoposto. Ad aprire le danze, al termine della mattinata, è stato il campione in carica Max Verstappen che ha fermato il cronometro in 1’32”959 ottenuto con le Pirelli C3.

Unico a scendere sotto il muro dell’1’33”, l’olandese ha migliorato di quasi 1”5 rispetto alla corrispettiva sessione dello scorso anno. La RB19 si è mostrata subito affidabile coprendo 71 giri, ben oltre una simulazione di gara. D’altronde, questa mattina, gli occhi erano puntati tutti sulla nuova Red Bull che ha finalmente svelato la sua nuova monoposto. La RB19 ha confermato la filosofia vincente della RB18 evolvendo il concerto dei fianchi spioventi, oltre a confermare lo schema sospensivo pull rod sull’anteriore e push rod al retrotreno.

Secondo miglior crono per Carlos Sainz che ha portato al debutto la Ferrari SF-23. Lo spagnolo ha inanellato 72 tornate firmando il miglior crono a 1’33”253, anche in questo caso ottenuto con le Pirelli C3. Sainz, a lungo in cima alla classifica dei tempi, si è anche concentrato su una breve simulazione gara completando 17 giri con lo stesso set di pneumatici C3. Tuttavia sulla SF-23 si è potuto notare anche un lieve accenno di porpoising, fortunatamente nulla di quanto visto nella passata stagione e perfettamente gestibile.

L’ampio lavoro svolto sulla nuova monoposto di Maranello lo si è potuto notare già sull’alettone anteriore, ora decisamente più scarico rispetto alla F1-75 dello scorso anno a Shakir. Ciò significa che il fondo vettura della monoposto riesce a generare maggior carico aerodinamico, che non si paga in termini di velocità di punta, a favore di un’ala con minor corda. Restando sull’anteriore, nelle prime fasi della sessione si è notato il musetto della SF-23 ‘schiacciarsi’ in pieno rettilineo. Alle alte velocità la parte iniziale del naso fletteva creando una concavità, un fenomeno indesiderato che è stato prontamente risolto montando un nuovo muso.

Non è solo la pista a tenere banco, ma anche il muretto box della Ferrari. Frédéric Vasseur ha dato la sua impronta ridistribuendo i compiti in squadra. Il responsabile delle strategie del Cavallino Rampante sarà Ravin Jain. L’ingegnere indiano prenderà il posto di Inaki Rueda che resterà a Maranello occupandosi del remote garage. Nuovo ruolo anche per Laurent Mekies che si occuperà prettamente della gestione della squadra.

Cauto ottimismo in Williams. Alex Albon, sotto gli occhi vigili del nuovo Team Principal James Vowles, ha conquistato il podio virtuale fermandosi a 0”712 da Verstappen (crono ottenuto con le Pirelli super soft C5). Non solo, il pilota Williams è stato lo stakanovista della mattinata, coprendo 74 giri, oltre ad essere il primo ad inanellare 57 passaggi, ovvero la distanza di un GP. In gran spolvero anche la Sauber con Guanyu Zhou che ha completato 67 passaggi senza riscontrare particolari problemi. Il cinese ha ottenuto il quinto crono in 1’33”723.

Fase di studio per Mercedes. La W14 è stata dotata di numerosi sensori al fine di trovare le giuste correlazioni fra pista e galleria del vento. Oltre alle classiche rastrelliere e flow viz, sul volante si sono visti degli accelerometri per misurare gli angoli dello sterzo. George Russel ha terminato la mattinata coprendo 69 tornare concludendo al quinto posto, il primo a non scendere sotto il muro del 1’34”. Altra nota positiva, il fenomeno del porpoising è quasi del tutto sparito. Stando a indiscrezioni, in Mercedes porteranno già un’evoluzione della W14 nei prossimi giorni.

Al suo ritorno a tempo pieno nel Circus della Formula 1, Nico Hulkenberg ha portato al debutto la Haas VF-23 completando 51 passaggi con il sesto tempo, a quasi un secondo e mezzo dal miglior crono di Verstappen. È toccato all’Aston Martin causare la prima, e unica, bandiera rossa della giornata. L’esordiente Felipe Drugovich, chiamato a sostituire l’infortunato Lance Stroll, caduto mentre si allenava in bicicletta, è stato costretto a parcheggiare a bordo pista la sua AMR23 nel suo giro d’uscita. Risolti i problemi elettrici, il brasiliano è tornato in pista migliorando costantemente fino a issarsi al settimo posto finale.

Nonostante l’ottavo crono di Yuki Tsunoda, c’è un cauto ottimismo in casa Alpha Tauri. La AT04 condivide più componenti meccaniche con la cugina Red Bull, ciò ha permesso ai tecnici diretti da Jody Egginton di concentrarsi maggiormente sulla parte aerodinamica. Solamente nono Pierre Gasly. Il neo acquisto Alpine non è riuscito a fare meglio di 1’34”671 trascorrendo diverso tempo ai box. Gli uomini del team transalpino hanno lavorato per modificare l’assetto della A523, soprattutto sull’anteriore, che nelle prime battute ha messo in mostra un leggero accenno di porpoising. A chiudere la classifica, l’esordiente Oscar Piastri alla sua prima uscita ufficiale con la McLaren MCL60. L’australiano ha cercato di trovare gli automatismi con la monoposto completando 52 tornate.

Giovedì 23 febbraio 2023, 1° turno mattina

1 - Max Verstappen (Red Bull-Honda) - 1'32"959 - 71 giri - gomme C3
2 - Carlos Sainz (Ferrari) - 1'33"253 - 72 - C3
3 - Alexander Albon (Williams-Mercedes) - 1'33"671 - 74 - C5
4 - Guan Yu Zhou (Sauber Alfa Romeo-Ferrari) - 1'33"723 - 67 - C3
5 - George Russell (Mercedes) - 1'34"174 - 69 - C3
6 - Nico Hülkenberg (Haas-Ferrari) - 1'34"424 - 51 - C3
7 - Felipe Drugovich (Aston Martin-Mercedes) - 1'34"564 - 40 - C3
8 - Yuki Tsunoda (Alpha Tauri-Honda) - 1'34"671 - 46 - C3
9 - Pierre Gasly (Alpine-Renault) - 1'34"822 - 60 - C3
10 - Oscar Piastri (McLaren-Mercedes) - 1'34"888 - 52 - C3

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Giovedì 23 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 24-02-2023 08:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA