Antono Felix Da Costa (sulla destra) e Pascal Wehrlein al Porsche Experience Center di Franciacorta in occasione della presentazione della Gen3 99X electric

Formula E, Da Costa e Wehrlein e il retroscena romano dell'ingaggio del portoghese da parte della Porsche

di Mattia Eccheli
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CASTREZZATO – Galeotto fu il fine settimana degli ePrix di Roma, che si sono disputati il 9 e 10 aprile scorsi. In un simpatico e inatteso siparietto in occasione della presentazione della monoposto Gen3 Porsche 99X electric per la nona stagione della Formual E, Pascal Wehrelin ha svelato il retroscena dell'ingaggio del nuovo compagno di squadra Antonio Felix da Costa: «L'ho saputo prima da lui che dalla mia squadra», ha confessato al Porsche Experience Center di Franciacorta. Il portoghese, già campione individuale e a squadre (con la Ds Techeetah), ha poi spiegato: «Credo ci fossimo incontrati in bagno – ha sorriso in un clima decisamente rilassato – e avevi l'espressione di uno che già sapeva...». Invece Wehrlein non sapeva ancora dell'intesa di Da Costa gliela aveva anticipata.

Thomas Laudenbach, capo della divisione Motorsport della casa di Zuffenhausen, non si è voltuo sbilanciare sugli obiettivi del prossimo campionato, ma non ha nascosto amarezze e ambizioni: «La scorsa stagione non abbiamo ottenuto tutto quello che avremmo voluto – ha confessato – e non c'è dubbio che corriamo per vincere: gare e titoli. Perché siamo Porsche e non non siamo in Formula E solo per partecipare». Al primo e finora unico successo del costruttore nel circuito elettrico – in febbraio a Città del Messico con Wehrlein – Laundebach confida che ne seguano altri.

«Condividiamo la filosofia di Porsche – ha dichiarato Da Costa anche a nome del nuovo compagno di squadra (il portoghese ha lasciato il team franco cinese prendendo il posto di André Lotterer che è passato alla Avalanche Andretti, team cliente della casa tedesca) – finora del resto ho perso molto, ma ho anche vinto qualcosina e voglio dare il mio contributo». Il portoghese ha già messo in chiaro che le monoposto Gen3 si guidano «in modo molto differente rispetto alle Gen2»: almeno in campo agonistico «sono le auto più efficienti del pianeta».

A proposito dell'ingaggio di Porsche, Da Costa ha parlato di «un sogno che si avvera»: «Ci sono pochi costruttori in testa alla lista dei desideri di un pilota e Porsche è uno di questi», ha sintetizzato. Wehrlein è apparso molto fiducioso intervenendo dopo Laudenbach: «Vogliamo assolutamente ottenere altre vittorie. Le carriere di Da Costa e mia si sono incrociate spesso – ha concluso – e lui è un tipo veramente a posto».

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Martedì 8 Novembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 09-11-2022 17:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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