Il trionfo di Wehrlein (Porsche)

FE, rimonta vincente per Wehrlein (Porsche) nel primo dei due EPrix arabi. Dennis (Andretti) secondo

di Mattia Eccheli
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RIAD – Pascal Wehrlein ha vinto il secondo ePrix della nona stagione di Formula E. Il successo è frutto dell'abilità del pilota tedesco, ma anche della straordinaria affidabilità della 99X Gen3 sviluppata da Porsche. L'ex pilota di Formula 1 ha scambiato con Jake Dennis (Avalanche Andretti) l'ordine d'arrivo della prima gara, quando si era imposto il britannico e Wehrlein era arrivato secondo. In Messico Porsche aveva piazzato quattro monoposto fra le prime sette, in Arabia Saudita tre fra le prime nove (André Lotterer, Avalanche Andretti, è entrato nella Top 10 dopo essere scattato dal quindicesimo posto).

Entrambi i piloti hanno dovuto rincorrere le “lepri”: il tedesco era partito dalla nona posizione, il britannico dall'undicesima. E negli ultimi giri si sono ritrovati a battagliare per il successo, grazie anche a quella che appare una evidente superiorità della macchina. La gara “desertica” ha confermato il ritorno dei senatori: Sébastien Buemi sembra essersi ritrovato con la Envision, cliente della Jaguar, e dopo essere partito dalla Pole, la quindicesima in carriera, ha chiuso quarto, mentre Sam Bird (Jaguar Tcs) è tornato sul podio ad un anno e mezzo dall'ultima volta. Entrambi i piloti hanno celebrato il centesimo ePrix nel circuito elettrico, seguendo così Lucas Di Grassi (Mahindra) che resta perà il solo ad aver preso parte a tutte le gare.

Bird era stato anche in testa, ma si è poi dovuto arrendere ai rivali: la casa di Coventry ha tuttavia piazzato quattro monoposto fra le prime dieci, una in più rispetto alla gara d'esordio (tre fra le prime nove), e sembra attualmente il solo costruttore a poter competere con Porsche. Nick Cassidy (Envision) ha chiuso sesto e Mitch Evans (Jaguar Tcs), che era partito sesto, ha tagliato il traguardo in decima posizione.

Anche la Neom McLaren ha continuato a far vedere buone cose con Renè Rast quinto in griglia e all'arrivo e Jake Hughes ottavo, anche se partiva dalla prima fila: in ogni caso sempre niente male per un debuttante assoluto. Completa la Top 10 Jean-Eric Vergne, che regala qualche soddisfazione al gruppo Stellantis: con la Ds Penske ha chiuso settimo (partiva dodicesimo). Il campione in carica Stoffel Vandoorne è arrivato undicesimo, mentre Edoardo Mortara (Maserati) non ha finito la gara (è la seconda volta di fila) e Maximilian Günther non l'ha nemmeno cominciata dopo l'incidente in qualifica. 

Alla vigilia del terzo ePrix (alle 18 di oggi), ci sono ancora quattro squadre senza punti, le stesse di Città del Messico: la casa del Tridente, la Nissan, la Nio 333 e la Abt Cupra. In testa la Avalanche Andretti si è portata a quota 58, ossia 9 lunghezze in più rispetto alla Tag Heuer Porsche. Quindi la Envision a 33, la Neom McLaren a 25, la Jaguar Tcs a 20 e la Mahindra a 18: vale a dire che le scuderie clienti stanno facendo meglio di quelle ufficiali. Fra i piloti Dennis è al comando a quota 44 tallonato da Wehrlein a 43. Poi un “abisso” di 20 punti (in appena due gare): Buemi che è terzo ne ha 23, cioè 5 lunghezze di vantaggio su Di Grassi che è andato in bianco.

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Sabato 28 Gennaio 2023 - Ultimo aggiornamento: 29-01-2023 16:16 | © RIPRODUZIONE RISERVATA