La DS all'EPrix di Parigi del 2019 corso sotto il diluvio

FE, tutto pronto a Valencia per i test che cominciano domani. Il meteo dice che pioverà

di Mattia Eccheli
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VALENCIA – Formula E bagnata, Formula E fortunata. Se l'adagio riferito alle spose (e, in effetti, dalla settimana stagione il circuito elettrico celebra il matrimonio con la Fia come campionato del mondo) si applica anche alla Formula E, allora le premesse sono buone. Anzi ottime. Perché oggi, venerdì, giorno di vigilia dei primi e unici test ufficiali in vista del doppio ePrix inaugurale di Santiago del Cile in gennaio, su Valencia diluvia.

Tanto che due dei pochi voli che hanno ragginto la città spagnola presso il cui circuito si svolgono le cinque sessioni di prova hanno avuto non pochi problemi ad atterrare. Quello della Lufthansa da Francoforte ha girato per quasi un'ora mezzo prima prima di trovare un varco tra la bufera che soffiava dal Mediterraneo. Quello della Swiss da Zurigo è stato addirittura dirottato su Madrid.

Lo scalo della città diventata famosa nel 2007 grazie alla Coppa America di vela è poco meno che spettrale come la maggior parte degli aeroporti. È anche silenzioso, perché con la mascherina si parla poco. Il distanziamento fisico viene sostanzialmente rispettato. E quando i bagagli escono dalla cinghia di distribuzione sono naturalmente fradici. La destinazione finale è il circuito “Ricardo Tormo”, a 35 euro di taxi dallo scalo della terza città della Spagna (quasi 800.000 abitanti che diventano 1,8 milioni considerando l'area metropolitana).

Mariano, il conducente, sollecita cortesemente di allacciare le cinture di sicurezza anche sul divano posteriore. È informatissimo sulla politica, non solo di quella spagnola. «La Formula E? Sono le macchine elettriche», osserva. «Praticamente il futuro», aggiunge. Segnala diligentemente via radio ai colleghi che sulla corsia opposta dell'autostrada c'è un incidente: «È di poco conto. È colpa della pioggia: ne caduta così tanta in poco tempo», assicura.

Il circuito è poco meno che deserto. E lo resterà anche nei prossimi giorni, perché i test saranno a porte chiuse. Chiunque voglia accedere al tracciato deve seguire il protocollo sanitario che prevede un test Pcr prima di arrivare in Spagna (richiesto dalle autorità del Paese), un esame giorno prima dell'inizio delle prove ed un altro dopo 72 ore. Il maltempo ha concesso una tregua e comunque non c'è coda: né per per gli accrediti, né per il test. La Formula E ha scarsa dimestichezza con l'acqua: i piloti hanno corso praticamente sempre all'asciutto. Con una eccezione: l'ePrix di Parigi dell'aprile del 2019 vinto da Robin Frijns al termine di una gara quasi “nautica”. La situazione potrebbe ripetersi a Valencia: le previsioni dicono che domani, sabato, la probabilità di forti precipitazioni è “molto elevata”. Domenica dovrebbe andare meglio.

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Venerdì 27 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 29-11-2020 09:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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