
La FE verso la Spagna nella stagione 12. Addio a Miami e ancora niente Italia nel calendario
MONTECARLO – L'Italia resta fuori dal calendario della Formula E anche nella stagione 12, anche se gli organizzatori continuano a lavorare per riportare il mondiale elettrico nel Belpaese, dove si era sistemato bene a Roma, otto ePrix tra il 2018 e il 2023, quattro dei quali vinti da Mitch Evans (Jaguar Tcs), e un po' meno a Misano Adriatico (2024). Sul circuito romagnolo si è gareggiato appena un anno, come accadrà anche l'Homestead di Miami, dove la Formula E ha fatto tappa in aprile. La pista è risultata troppo lontana dalla città e allo stesso tempo non troppo esaltante per il mondiale elettrico: difficile, se non impossibile, che l'appuntamento venga confermato
L'obiettivo resta quello di portare i campionato a Los Angeles, ma nel programma della stagione 12 potrebbe spuntare un'altra città degli Stati Uniti. La grande novità dovrebbe riguardare la Spagna, che con Madrid ha investito su un tracciato urbano semipermanente per la Formula 1. Poiché la prima gara si correrà nel settembre del 2026 pare da escludere che la Formula E possa anticipare la classe regina, ma il forte legame tra i fondatori del mondiale elettrico, Alejandro Agag e Alberto Longo, dovrebbe consentire di portare la nazione nel calendario, forse sempre nella capitale, ma sul circuito di Jarama, dove lo scorso autunno si sono tenuti i test ufficiali. Wayne Griffiths, ormai ex Ceo di Cupra (marchio impegnato nel campionato assieme alla Kiro, motorizzata Porsche), non aveva mai nascosto l'interesse di portare il mondiale elettrico a Barcellona. E Valencia viene da sempre considerata la “casa” della Formula E.
Tra le ipotesi c'è anche un raddoppio degli appuntamenti in Cina, il più grande mercato elettrico al mondo. Oltre a Shanghai, dove la carovana a zero emissioni torna a cavallo tra maggio e giugno (ePrix 10 e 11), potrebbe rientrare Sanya, che ha già ospitato la Formula E e che magari rappresenta una sorta di “inchino” a un marchio della Repubblica Popolare, forse prossimo all'esordio nel circuito a zero emissioni.
Pur esplorate, sembrano ancora escluse le ipotesi del Sud Africa, con un ritorno a Città del Capo, e della Thailandia, che era sembrata vicinissima all'ingresso nel calendario di quest'anno. Anche il Sud America – tra Brasile (San Paolo pare confermata), Messico (altro appuntamento destinato a rimanere), Argentina, Uruguay e Cile, tutte nazioni dove si era già corso – resta tra le opzioni, ma per le certezze ci sarà ancora da pazientare. In Europa dovrebbero restare i doppi appuntamenti di Berlino e Londra, oltre che di Monaco e sembrano esserci anche pochi dubbi sulle due gare saudite (a Jeddah) e sulla presenza di Tokyo e Jakarta. Si profila un campionato più lungo, spalmato su nove mesi, tra dicembre e agosto, e con almeno una località in più e, forse, 18 gare.