Lewis Hamilton

Gp Arabia, da Hamilton a FIA, il tema dei diritti sempre in pista. Per Lewis nuovo codice è sbagliato

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La Formula 1 al tempo del nuovo codice sportivo Fia sulle interviste dei piloti e dello strapotere Red Bull sta per sbarcare in Arabia Saudita, in un paese dove il tema della difesa dei diritti umani è costantemente all’ordine del giorno. Un problema che ricorre a pochi giorni dall’accensione dei motori per il Gran Premio sul Jeddah Corniche Circuit, con il paladino dei diritti nel Circus, il sette volte iridato Lewis Hamilton, che dovrà fare i conti col fatto che da quest’anno le federazione vieta ai driver di poter esprimere commenti di natura politica, sociale o religiosa a meno che non vi sia un previo ”via libera” da parte della stessa Fia. «Quando leggo queste notizie - la posizione del pilota inglese della Mercedes - mi dicono che stiamo andando nella direzione sbagliata, che è contraria a ciò che ho cercato di fare con la squadra e nelle conversazioni con le parti interessate all’interno dello sport. In ogni caso mi aspetto delle reazioni, perché ci sono ancora persone che non capiscono o non credono nell’importanza di avere un ambiente inclusivo».

Sul tema dei diritti Hamilton non ha nessuna voglia di indietreggiare proseguendo la sua battaglia anche con il suo progetto Mission 44, ideato e lanciato dal campione britannico per fini benefici e per promuovere altre iniziative, tra le quali quelle della lotta al razzismo: «Credo che il mio e il nostro compito sia quello di continuare a mettere in evidenza gli aspetti positivi e i significati che questi possono avere - la convinzione del primo pilota di colore della F1 - Sono molto contento di aver ottenuto Mission44, ma ora sto lavorando con la squadra e abbiamo queste tabelle di diversità su cui ho lavorato con tutti i team. Domenicali (presidente e CEO della F1, ndr) è un grande leader ed è molto orientato alla famiglia, molto comprensivo e si è già espresso contro ciò che è stato detto, quindi continueremo a lavorare insieme nella giusta direzione». Un Hamilton che in queste ore fa notizia non solo per il suo impegno civile ma anche per ricorrenti ipotesi di mercato: in Inghilterra c’è chi comincia a parlare di una ipotesi di scambio di posto con Charles Leclerc con il britannico a Maranello e il monegasco a Stoccarda.

Dal mercato alla pista e al tema dello strapotere Red Bull in vista del Gran Premio numero due della stagione, a parlare di un campionato già da sbadigli è l’ex pilota di F1 Ralph Schumacher, fratello del kaiser Schumi, che in un’intervista per il canale YouTube di Formula 1, non solo ha indicato il team di Milton Keynes come il favorito numero uno per il Mondiale, ma ha anche escluso categoricamente la Ferrari dalla possibile vittoria: «Penso che ci vorrà troppo tempo per colmare il divario con la Red Bull - ha commentato l’ex pilota tedesco - che ritengo ormai avviata alla vittoria, salvo il fatto che non ci sia una sfortuna tecnica. Mi piacerebbe vedere in lotta la Ferrari, ma temo che sarà una stagione relativamente noiosa. Ruoterà intorno a due compagni di squadra in lotta tra loro».

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Martedì 14 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 17-03-2023 09:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA