BMW vince a Zandvoort e allunga con Charles Weerts e Kelvin van der Linde

GT World Challenge Europe: BMW vince a Zandvoort e allunga con Charles Weerts e Kelvin van der Linde

di Michele Montesano
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ZANDVOORT – Tra le dune del Mare del Nord il GT World Challenge Europe Sprint Cup ha vissuto un weekend ricco di emozioni, colpi di scena e duelli serrati. Le due gare disputate in Olanda hanno confermato un assoluto equilibrio visto che ci sono stati quattro vincitori diversi in altrettante gare sinora disputate. A imporsi nelle due manche sono state, rispettivamente, la Porsche 911 GT3 del Rutronik Racing e la BMW M4 GT3 del Team WRT, con prove maiuscole da parte di Sven Müller e Patric Niederhauser da un lato e Charles Weerts e Kelvin van der Linde dall’altro.

Gara 1 ha visto il trionfo della Porsche, nonostante una penalizzazione al Balance of Performance che ha aggiunto 10 kg di zavorra alle vetture di Zuffenhausen. Partito in prima fila alle spalle del poleman Bastian Buus, Niederhauser ha subito mostrato un passo eccezionale, infilando l’Audi di Magnus prima dell’ingresso della safety car, chiamata in seguito a un caotico primo giro caratterizzato da incidenti multipli. Il tracciato olandese, stretto e tortuoso, non ha perdonato errori: numerose vetture sono finite fuori traiettoria o danneggiate nei contatti iniziali, tra cui le Ferrari 296 GT3, la Ford Mustang, la Corvette e la McLaren, tutte costrette a rientrare ai box per riparazioni.

Alla ripartenza, l’azione non è mancata. Alessio Rovera, sulla Ferrari AF Corse, ha perso posizioni preziose e si è ritrovato coinvolto in un contatto che ha compromesso definitivamente la sua gara. Al vertice, intanto, Buus e Niederhauser hanno mantenuto le prime due posizioni fino alla finestra dei pit-stop. Qui la strategia del Rutronik Racing si è rivelata vincente: Müller, subentrato al compagno, è rientrato in pista davanti a tutti e ha costruito un vantaggio solido, andando a conquistare la prima vittoria stagionale nella Sprint Cup per la Porsche.

Alle loro spalle, un ottimo Jordan Pepper ha completato il lavoro iniziato da Luca Engstler, portando la Lamborghini Huracán del Grasser Racing Team al secondo posto dopo un sorpasso pulito e deciso sull’Audi di Paul Evrard. Quest’ultimo, pur perdendo il podio assoluto, ha comunque vinto la Gold Cup insieme a Magnus. Terzo posto per i campioni in carica Lucas Auer e Maro Engel, nonostante una penalità di cinque secondi per unsafe release che non ha inficiato il risultato. Da segnalare anche l’incredibile rimonta di Weerts e van der Linde, capaci di risalire dalla diciannovesima posizione alla quinta, preludio alla brillante prestazione del giorno successivo.

Gara 2, infatti, ha visto i due piloti del Team WRT ribaltare le gerarchie grazie a una strategia impeccabile. Scattato dall’ottava posizione, van der Linde è stato autore di una prima parte di gara aggressiva ma pulita, risalendo sino alla sesta piazza e mantenendo il contatto con il gruppo di testa, guidato dalle Ferrari dell’Emil Frey Racing. Le due Rosse, pur partite dalla prima fila, sono state immediatamente penalizzate per irregolarità al via: dieci secondi da scontare al pit-stop per Ben Green e Chris Lulham, rispettivamente per falsa partenza e posizionamento scorretto in griglia.

Il colpo di scena, però, è arrivato durante la sosta obbligatoria. Con una fermata da manuale di appena 48,2 secondi, il WRT ha messo Weerts nelle condizioni di rientrare davanti a tutti. Il belga ha poi amministrato con freddezza il vantaggio fino alla bandiera a scacchi, riportando la BMW sul gradino più alto del podio in Sprint e salendo al comando della graduatoria di campionato. Secondo posto per l’Audi di Lorens Lacertua e Ivan Klymenko, autori di una prova solida e impreziosita dalla vittoria in Silver Cup, conquistata grazie anche alla tenacia dell’ucraino nella difesa su Engstler, terzo al traguardo con la Lamborghini.

Più difficile il pomeriggio per gli altri protagonisti della prima gara. Müller e Niederhauser, pur non brillando come il giorno precedente, hanno comunque portato la Porsche in quinta posizione, sfruttando la penalità inflitta a Auer e Engel, retrocessi al nono posto per eccesso di velocità in pit-lane. Sesta piazza per l’Audi del Tresor Attempto Racing, mentre il duo Jansen-Oosten ha chiuso settimo con la BMW. Da segnalare la rimonta del team Comtoyou, con Jamie Day e Kobe Pauwels autori di un incredibile recupero dalla diciottesima posizione fino all’ottavo posto. Nelle altre classi, in Gold Cup a imporsi sono stati Lulham e Vermeulen, mentre nella Bronze Cup il successo è andato alla Ferrari 296 GT3 del Kessel Racing, guidata da Dennis Marschall e Dustin Blattner.

Con quattro gare alle spalle e altrettanti vincitori diversi, il GT World Challenge Europe Sprint Cup si conferma un campionato aperto ed estremamente incerto e combattuto. Il prossimo appuntamento stagionale della serie Sprint sarà in Italia, il fine settimana del 20 luglio, sul circuito intitolato a Marco Simoncelli di Misano. Mentre per quanto riguarda la serie Endurance lo spettacolo sarà nel Tempio della Velocità di Monza nel prossimo weekend.

GT World Challenge Europe Sprint Cup – Zandvoort: Risultati Gara 1 Risultati Gara 2

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mercoledì 28 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 13:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA