Hamilton: «Ho detto alla Ferrari dove intervenire per 2026. Partecipato a riunioni, anche con Elkann e Vasseur»

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Voglia di futuro e di una Ferrari finalmente in grado di lottare per il Mondiale. Pensieri e parole targate Lewis Hamilton che, nella conferenza Fia che precede il Gran Premio del Belgio e con il campionato quasi al giro di boa, svela d'aver dato già le sue indicazioni per migliorare la Rossa la prossima stagione, quando scatterà una nuova rivoluzione tecnica e regolamentare: le monoposto 2026 saranno più corte, strette e leggere, con un'aerodinamica attiva e motori ibridi potenziati, spinti verso l'elettrico e alimentati da carburanti sostenibili al 100%. Con una sfida per il titolo ormai diventata un esclusiva McLaren tra Oscar Piastri e Lando Norris, la testa di molti team e piloti è indirizzata alla prossima stagione. Non fa eccezione la Ferrari e soprattutto Hamilton che non si aspetta grandi cambiamenti dopo le recenti prove della nuova sospensione al Mugello. In conferenza a Spa ha parlato del suo lavoro in fabbrica nei giorni scorsi e di un documento in cui ha fornito precise indicazioni: «Ho partecipato a riunioni, anche con Elkann, Vasseur e i responsabili dei vari dipartimenti. Abbiamo parlato del motore 2026, delle problematiche avute e le mie indicazioni per il prossimo anno con un documento in cui ho indicato dove intervenire.
Un documento relativo alle aree dove migliorare, gli sviluppi della macchina 2026 e tutti gli aspetti per il prossimo Mondiale. E stiamo spingendo in tal senso, forse anche troppo». Di futuro, in questo caso in Mercedes, ha parlato anche il giovane pilota italiano Kimi Antonelli: «Non sono mai stato preoccupato per il mio contratto e anche Toto Wolff è stato chiaro. La nostra coppia di piloti lavora bene e - aggiunge il driver Bolognese - stiamo cercando di aiutare il team a ritrovare le prestazioni. C'è un bel clima nel team e anche in fabbrica. La squadra sa qual è la scelta migliore anche per l'anno prossimo e sento di essere una buona posizione anche per il 2026». Una sicurezza quella di Antonelli di rivedersi con il team tedesco anche la prossima stagione figlia probabilmente del fatto che Max Verstappen appare sempre più lontano da un approdo alla scuderia della Stella d'argento.
«A volte forse la gente resta qui per guadagnare di più, ma alla fine questo non è il primo obiettivo - ha dichiarato l'olandese della Red Bull parlando della sua permanenza in Formula 1 - è importante essere qui per la fame di vittoria. Alcuni sono qui solo per ottenere il meglio dalla propria auto, perché non hanno a disposizione una macchina vincente. Ma è per questo che penso: finché sono in grado di farlo e lavoro con le persone con cui mi piace lavorare, allora sì, continuo a guidare. Non so quando finirà. A 32 anni? A 35? A 36? Non lo so. È impossibile saperlo». E ora che è diventato padre, Verstappen ammette di pensare sempre di più alla famiglia: «Trascorro tutte le vacanze con loro, ma mi mancano molto i momenti in cui si sta semplicemente insieme nel weekend, ci si rilassa sul divano, seduti insieme in una giornata di relax o semplicemente dopo una normale giornata di lavoro - ha messo in evidenza Verstappen - questo tipo di momenti non sono possibili con la mia vita. Spero un giorno di poter tornare a quel tipo di vita».




