
Happy birthday Ayrton: l’Autodromo di Imola ha celebrato i 65 anni dalla nascita del campione brasiliano
IMOLA – L’Autodromo intitolato a Enzo e Dino Ferrari ha celebrato ancora una volta il mito di Ayrton Senna con la terza edizione di HappybirthdAyrton, un evento che ha richiamato fan e appassionati non solo dall’Italia ma persino dall'estero. La manifestazione, organizzata da Alessandro Rasponi in collaborazione con il Club Motori Modena e con il patrocinio del Comune di Imola e dell'Autodromo, si è svolta presso la Sala Museo Checco Costa, in un'atmosfera densa di emozione e ricordi.
Tra gli ospiti d'onore della serata c'era Bruno Senna, nipote di Ayrton e figlio della sorella Viviane. Ex pilota di Formula 1, oggi impegnato in attività legate al motorsport e alla sostenibilità, Bruno è stato accolto calorosamente dagli appassionati e dalle autorità locali. Nel corso della giornata, il sindaco di Imola Marco Panieri lo ha ricevuto in municipio, donandogli una riproduzione della mappa del centro di Imola disegnata da Leonardo da Vinci nel 1502, un simbolo del legame storico tra la città e il circuito.
Nel suo intervento, Bruno Senna ha ricordato quanto Imola fosse speciale per suo zio, sottolineando il valore di questa celebrazione: «Imola non è solo un posto in cui Ayrton ha avuto tanti successi: a lui piaceva molto questo circuito. Io non ho avuto la fortuna di fare competizioni a Imola, ma è una città che ora conosco un po’ di più, perché ci sono già venuto due o tre volte. L’anno scorso è stato molto emozionante. E mi fa molto piacere celebrare il suo compleanno in questo luogo. Siamo molto grati al Comune e al sindaco Marco Panieri perché questi eventi tengono viva la memoria di Ayrton Senna».
L'Autodromo di Imola ha un posto speciale nel mondo del motorsport, e Bruno Senna ha voluto sottolineare come il tracciato emiliano-romagnolo sia uno dei pochi rimasti a conservare un'anima autentica: «Imola è un circuito che sfida i piloti. Oggi tutti i circuiti sono più omogenei, moderni, la sfida non è la stessa. Ci sono pochi circuiti oggi, come Imola e Suzuka, in grado di far sentire la velocità, l’emozione di guidare veloce anche con le macchine moderne».
Senna ha poi ribadito quanto il circuito meriti di restare nel calendario della Formula 1: «Non vedo perché no. È una pista che dà una buona competizione. Le gare qui a Imola sono sempre emozionanti. È un circuito in cui tutti i piloti amano guidare. Si dice che a Monaco tutti i piloti amano guidare in pista, ma è quasi impossibile superare. Qua a Imola c’è il piacere di guidare e ancora c’è l’opportunità di sorpassare e di fare una bella gara, quindi è una pista che deve restare nel calendario».
Durante la serata, Bruno Senna ha ricevuto il primo Trofeo ‘Dedicato a – HappybirthdAyrton 2025’, un riconoscimento pensato per onorare una figura significativa nella storia di Ayrton Senna. L'iniziativa ha anche avuto un'importante finalità benefica: i proventi raccolti saranno devoluti alla Fondazione Ayrton Senna di San Paolo, che opera in favore dei giovani brasiliani.
L’evento ha visto la partecipazione di figure di spicco del motorsport, tra cui Gian Carlo Minardi, presidente dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, l'ex pilota e collaudatore McLaren Emanuele Pirro e il dottor Domenico Salcito, il medico che soccorse Ayrton Senna in pista quel tragico 1° maggio 1994. Presenti anche numerosi giornalisti e rappresentanze istituzionali da diverse città italiane, da Modena fino a Siculiana, paese di origine della famiglia Senna. La mostra di cimeli legati ad Ayrton, tra cui guanti e caschi originali, ha reso l'evento ancora più suggestivo per i presenti.
Anno dopo anno, HappybirthdAyrton continua a rafforzare il legame profondo tra Imola e il campione brasiliano. Non si celebra solo il pilota straordinario, ma anche l'uomo, il suo carisma e il messaggio che continua a ispirare generazioni di appassionati di motorsport e non solo. L'emozione che si respira a Imola in occasioni come questa dimostra quanto l'eredità di Ayrton Senna sia ancora viva e potente, capace di unire persone di ogni età sotto il segno della passione per la velocità e per i valori che il pilota ha sempre rappresentato.