Nella foto, Valtteri Bottas

Il team Sauber Alfa Romeo a motore Ferrari cresce sempre più e Bottas si sta rivelando fondamentale

di Massimo Costa
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Prosegue spedita la marcia della Sauber Alfa Romeo a motore Ferrari. Se a Jeddah si era verificata una battuta d’arresto, con il ritiro di Valtteri Bottas e con Guan Yu Zhou che aveva sfiorato la Top 10, a Melbourne la squadra diretta da Frederic Vasseur ha ritrovato la zona punti. Bottas ha disputato un “garone” rimediando alla 12esima posizione di partenza con una prova tutta d’attacco culminata con la ottava piazza finale. Sesto a Sakhir, Bottas aggiunge altri 4 punti alla sua classifica e a quella del team che ora è sesto nel campionato costruttori, un risultato certamente insperato soltanto pochi mesi fa.

Bottas si sta rivelando sempre più determinante per la Sauber Alfa Romeo. Il ritorno nelle posizioni di centro gruppo dopo gli anni trascorsi con la Mercedes (periodo 2017-2021) lottando per la vittoria (dieci successi, uno proprio in Australia nel 2019) e per la pole (venti) non lo hanno per nulla imborghesito. Il finlandese pare tornato a essere il ragazzo che aveva debuttato in F1 con la Williams, capace di ottenere risultati sorprendenti. E lo stesso sta facendo ora. Risintonizzatosi sugli obiettivi da spuntare nell’agenda, Bottas sta svolgendo egregiamente il proprio compito e peccato (per la squadra) che al suo fianco non vi sia un pilota di pari qualità perché i risultati per la Sauber potrebbero essere veramente eclatanti.

Zhou ha centrato la zona punti, decimo, a Sakhir, e per un debuttante è stato certamente un grande risultato (tra l’altro il primo cinese ad entrare in una classifica di campionato F1), ma è indubbio che all’ex pilota di F2 manca ancora tanto per raggiungere un buon livello. Di certo, però, si sta comportando onorevolmente rispetto a colleghi entrati in F1 uno o due anni fa. Non commette errori banali come Nicholas Latifi, non sbatte provocando problemi nella gestione del budget del team come accaduto in Haas con Mick Schumacher, non è altalenante nelle prestazioni come Lance Stroll. Insomma, Zhou fa in silenzio il suo dovere e anche se per ora gli manca lo spunto in qualifica, diciamo che si sta guadagnando il sedile nonostante le critiche mossegli per aver strappato il posto ad Antonio Giovinazzi a suon di dollari.

Ci sarà tempo per valutarne ancora meglio i progressi nel corso della stagione, ma intanto, ripetiamo, è Bottas che risulta essere la pietra preziosa della Sauber Alfa Romeo. A Melbourne ha battagliato come un ragazzino, ha anche commesso qualche errore, ma nel finale è stato capace di mettere forte pressione a Pierre Gasly fino a indurlo all’errore e prendersi così l’ottava posizione alla bandiera a scacchi. In qualifica, lo staff tecnico che segue la vettura di Bottas aveva optato per un set-up conservativo, che gli aveva impedito di superare il Q2. Ma in gara, tale assetto si è rivelato ottimale: “E’ stata la scelta giusta”, ha osservato Bottas senza rimpianti. Soddisfatto Zhou: “Se guardo alle mie prime tre gare in F1 e vedo che il peggior risultato è costituito da due 11esimi posti, poi c’è il decimo di Sakhir, be devo dire che non potevo sperare di meglio”. Avanti così, allora.

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Giovedì 14 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 16-04-2022 12:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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