la Acura ARX-06 LMDh del team Meyer Shank Racing

IMSA: Acura spezza il dominio Porsche con Nick Yelloly e Renger van der Zande

di Michele Montesano
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DETROIT – Il quinto appuntamento dell’IMSA SportsCar Championship 2025 è andato in scena nella capitale dell’automobile americana. Tra i muretti del cittadino di Detroit, in un contesto dove il minimo errore si paga a caro prezzo e i sorpassi sono una rarità, la vittoria della Acura ARX-06 LMDh del team Meyer Shank Racing è maturata con tenacia, strategia e un pizzico di audacia. A portare a casa il successo sono stati Nick Yelloly e Renger van der Zande, protagonisti di una prestazione culminata in un finale da cardiopalma, che ha interrotto il dominio Porsche visto nelle prime uscite stagionali.

Già nelle fasi iniziali era chiaro che sarebbe stata una gara strategica più che basata sulla pura velocità. Yelloly, partito dalla pole position, ha impostato il ritmo seguito da vicino dall’altra Acura del compagno di squadra Tom Blomqvist. In un circuito dove è difficilissimo superare, molti team hanno giocato la carta della strategia ai box per provare a guadagnare posizioni. Tra questi, il team Porsche Penske Motorsport ha tentato di sorprendere allungando lo stint di Nick Tandy, risalito fino alla terza piazza prima di lasciare il volante a Felipe Nasr, che si è ritrovato in testa dopo una sosta velocissima, giusto davanti alla Acura passata nel frattempo nelle mani di van der Zande.

Simile il copione per la Cadillac V-Series.R del Wayne Taylor Racing, che ha tenuto in pista Felipe Albuquerque fino a poco meno di un’ora dalla fine, permettendo così a Ricky Taylor di salire in seconda posizione dopo il pit stop. Ma il vero punto di svolta è arrivato a circa quaranta minuti dal termine, quando una collisione tra una Ford Mustang e una BMW M4 GT3 ha seminato detriti lungo il tracciato. La direzione gara non ha potuto far altro che intervenire con una Full Course Yellow, che ha azzerato il vantaggio accumulato da Nasr, il quale fino a quel momento sembrava avere il controllo della corsa.

La ripartenza ha acceso la miccia di un finale mozzafiato. Nasr ha tentato di gestire il ritorno degli inseguitori ma, a un quarto d’ora dal termine, Taylor ha sferrato l’attacco decisivo prendendosi la testa della corsa. Il pilota Porsche, nel tentativo di reagire, ha finito per perdere rapidamente altre due posizioni, scavalcato anche da van der Zande e dal compagno Jaminet. A quel punto, il duello per la vittoria si è ristretto a un confronto diretto tra Taylor e van der Zande. Ed è stato l’olandese, con una traiettoria perfetta in uscita dall’ultima curva a cinque minuti dalla fine, a piazzare l’affondo decisivo, riportando Acura sul gradino più alto del podio esattamente a un anno dall’ultima volta.

Dietro alla coppia vincente Yelloly-van der Zande si sono piazzati Taylor e Albuquerque, mentre Jaminet e Matt Campbell hanno chiuso terzi con la Porsche 963 LMDh. Nonostante una seconda parte di gara in calo, Nasr e Tandy hanno comunque chiuso quarti, mantenendo la leadership in classifica generale. Quinta la BMW M Hybrid V8 del Team RLL, guidata da Dries Vanthoor e Philipp Eng, seguita dall’altra Acura del Meyer Shank Racing con Blomqvist e Colin Braun. Penalità invece per l’altra BMW, quella di Marco Wittmann e Sheldon van der Linde, retrocessa al settimo posto per un sorpasso irregolare durante la neutralizzazione. Da segnalare anche l’ottavo posto della Aston Martin Valkyrie, che eguaglia così il suo miglior piazzamento stagionale in IMSA.

La classe GTD Pro ha vissuto invece una battaglia tutta americana tra Ford e Corvette. A trionfare è stata la Mustang GT3 del Multimatic Motorsports, che ha condotto la gara dall’inizio alla fine. Dopo essere partita dalla pole con Sebastien Priaulx, la vettura è passata nelle mani esperte di Mike Rockenfeller, il quale ha resistito fino all’ultimo all’assalto della Corvette Z06 GT3 di Alexander Sims, in coppia con Antonio Garcia. Il duello ha infiammato il pubblico, ma il tedesco della Ford è riuscito a mantenere un vantaggio di appena un secondo e mezzo sul traguardo.

Sul podio di categoria anche la Lamborghini Huracan GT3 Evo2 del team Pfaff Motorsports, finalmente protagonista dopo un inizio di stagione difficile, grazie all’ottima prova della coppia Marco Mapelli e Andrea Caldarelli. Quarta la Lexus RC F GT3 del team Vasser Sullivan, che ha vissuto una gara complicata da due penalità per infrazioni ai box e da un contatto nelle fasi conclusive. Nonostante tutto, Aaron Telitz e Jack Hawksworth hanno saputo approfittare dello scontro tra la Corvette di Nicky Catsburg e la Porsche di Laurin Heinrich per risalire fino al quarto posto.

Detroit ha dunque confermato quanto l’IMSA sia diventato un campionato sempre più competitivo e imprevedibile. Dopo la pausa, per consentire ad alcune squadre di poter prendere parte alla 24 Ore di Le Mans, la serie americana riaccenderà i motori il fine settimana del 22 giugno in occasione della 6 Ore di Watkins Glen.

IMSA – Detroit: Risultati Gara

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venerdì 6 giugno 2025 - Ultimo aggiornamento: 15:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA