In Giappone primo match point per Marquez. Marc si veste da Messi. Bagnaia: «È stato imbattibile, unico a guidare la GP25 al massimo»
Primo match point per Marc Marquez che in Giappone avrà la possibilità di vincere aritmeticamente il Mondiale 2025. A Motegi lo spagnolo della Ducati si troverà ad un passo dal suo nono titolo in carriera che rappresenterà il successo della rinascita dopo il brutto infortunio che ne ha rallentato il ritorno agli alti livelli raggiunti ai tempi delle indimenticabili sfide con Valentino Rossi. Per l'occasione, Marquez - tifoso del Barcellona - ha lasciato intendere che potrebbe risfoderare l'esultanza di Misano copiata a quella di Messi in un Clasico vinto sul Real, mostrando la tuta ai tifosi. «Mi hanno chiesto quanti palloni d'oro ha vinto Leo, ho detto, 7, 8, 9, non so...", l'ironia di Marquez, attualmente a quota otto mondiali (6 nella classe regina), tanti quanti i trofei di France Football vinti dalla 'Pulce'.
Quello di Marquez e' stato un mondiale dominato fin dal via grazie anche al suo feeling con la Ducati ufficiale che avrà quindi un valore speciale come ha spiegato lui stesso nella conferenza stampa tradizionale, alla vigilia del weekend del Giappone. «Questo sarà il titolo della svolta - ha sottolineato Marc Marquez - la chiusura del periodo più difficile della mia carriera. Le ultime stagioni sono state molto complicate, ho perso due o tre anni di carriera perché ero a casa. Questa è la mia seconda vita in MotoGP. Sarà come chiudere un cerchio iniziato cinque anni fa con un infortunio molto grave».
Lo spagnolo non potrà vincere il campionato MotoGp 2025 nella Sprint Race ma solamente nella gara lunga di Motegi. Per conquistare il 9° titolo avrà bisogno di guadagnare 3 punti su suo fratello Alex in tutto il weekend (tra Sprint e GP). I due piloti sono separati attualmente da 182 punti e al termine del GP Giappone ne resteranno in palio solamente 185 (37 punti per 5 weekend: Indonesia, Australia, Malesia, Portogallo, Valencia). «Tutti pensano che sia fatta, che sia semplice fare tre punti più di Alex (il fratello, ndr), ma in realtà non è affatto scontato perché mio fratello sta guidando molto bene da inizio anno. Quindi, se non sarà qui in Giappone, aspetterò, prima o poi arriverà".
Che cosa ha imparato nel lungo periodo di convalescenza? «Sono un pilota e amo l'adrenalina, ma ho compreso che bisogna anche moderare i rischi, rispettare il proprio fisico e i tempi di recupero dopo gli infortuni». Quanto pesa l'emozione in questo momento? «Impossibile non pensare a cosa sto vivendo - conclude Marc Marquez - soprattutto quando tutti ti chiedono di continuo che cosa provo. Le emozioni sono sempre presenti e costanti». Sarà più importante del primo titolo vinto nel 2013? «Allora ero emozionatissimo, incapace di controllare il mio stato d'animo. Questa volta, ripeto, sarà il titolo che mi permetterà di voltare pagina».
Della super stagione di Marc Marquez parla anche il compagno di scuderia Francesco Bagnaia che invece ha vissuto un anno da incubo alle prese con l'indomabilità della sua moto: «Penso ci sia poco da aggiungere a quello che ha fatto in questa stagione - afferma il pilota italiano della Ducati ufficiale - Sicuramente è l'unico pilota che ha saputo fare la differenza. Soprattutto con la GP25: è stato l'unico a poterla guidare al 100%. E' stato quasi un campionato senza rivali, non ha mai avuto pensieri da parte di nessuno ed è stato imbattibile». Oggi iniziano delle tappe in cui tu sei sempre andato molto forte: vuoi trarre il massimo da questo tipo di pacchetto di gare? «Sì, come tutte le gare da inizio stagione. Spero di poter tornare a guidare, di poter fare quello che ho saputo fare sempre. Quindi - conclude Bagnaia - proveremo a lottare per il secondo posto».




