La Toyota GR010 è la prima auto secondo i nuovi regolamenti LMH. La squadra giapponese è la favorita per il campionato

La nuova era del WEC e delle Hypercar comincia a Spa-Francorchamps. Toyota la superfavorita

di Nicola Desiderio
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Il World Endurance Championship riparte e, in attesa della prima gara, si ritrova già da oggi sul circuito di Spa-Francorchamps per il prologo che precederà l’appuntamento inaugurale di una stagione che vede molte novità regolamentari. La più importante di tutte è l’arrivo delle LMH (Le Mans Hypercar) che, dopo 9 anni, sostituiscono le LMP1 come classe regina aprendo di fatto una nuova era.

Tale espressione non è affatto abusata se si pensa che entro il 2023 vedremo correre per la vittoria costruttori quali Toyota, Peugeot e persino Ferrari, al ritorno nella massima categoria delle corse di durata dopo decenni di assenza, accanto ad altri ritorni eccellenti quali l’Audi e la Porsche. I due costruttori tedeschi hanno optato per la classe LMDh che prevede l’utilizzo di un telaio e una parte ibrida standard al contrario della LMH dove il costruttore ha invece la possibilità di sviluppare per intero tutta la vettura. La LMDh è però il ponte che unirà i regolamenti del WEC e dell’IMSA americana permettendo nel 2023 a chi corre la 24 Ore di Le Mans anche di partecipare alla 24 Ore di Daytona e alle 12 Ore di Sebring, ovvero le gare di durata più prestigiose al mondo. E già si sa che nel 2023 Honda schiererà la sua LMDh con il marchio Acura, con la possibilità di poter andare a Le Mans con le insegne della casa madre.

Di fronte a questi giganti, ci saranno anche due costruttori minori che stanno preparando la loro LMH: la tedesca BYkolles, che sarà pronta nel 2022, e la Glickenhaus che sarà in gara già da quest’anno, ma non a Spa. Il team americano è gestito in pista da un grande nome come Joest Racing e ha molto di italiano visto che buona parte della vettura è stato progettato dalla Podium Advanced Technologies, con sede vicino ad Aosta, e lo shakedown della vettura è avvenuto al circuito “Piero Taruffi” di Vallelunga. E poi c’è un altro gigante come Alpine (ovvero Renault) che quest’anno parteciperà con una LMP1 riadattata in attesa di sapere quale sarà la scelta del costruttore francese per il futuro. Insomma, alla 24 Ore di Le Mans del 2023 potrebbero esserci: Ferrari, Honda, Renault, Stellantis Toyota e il gruppo Volkswagen per una sfida davvero epica.

Per quest’anno intanto nella massima categoria ci saranno la Toyota, l’Alpine e la Glickenhaus. I giapponesi sono i grandi favoriti, reduci da 3 vittorie in campionato e altrettante 24 Ore di Le Mans vinte, ma soprattutto perché ha due terzetti di piloti collaudati e confermatissimi, per primi hanno sposato la LMH e la nuova GR010 ibrida ha già percorso migliaia di chilometri. La Alpine schiera invece una sola A480, motorizzata con il V8 4.5 Gibson, lo stesso utilizzato dalla LMP2, ma depotenziato a 400 kW. La seconda classe prototipale vedrà anche salire il peso minimo da 930 a 950 kg. Tra i nomi di spicco ci sono Antonio Felix da Costa, campione di Formula E, l’attuale leader Nyck De Vries e Stoffel Vandoorne, vincitore dell’ultimo E-Prix di Roma. Ci sono anche Juan Pablo Montoya (vincitore a Daytona, Indianapolis, Monte Carlo, Monza e altro ancora) e Loïc Duval, già vincitore a Le Mans con l’Audi e pilota Peugeot per il 2022. Da segnalare il team Richard Mille con tre piloti donne: Tatiana Calderon, Sophia Floersch e Beitske Visser.

Nella LMGTE Pro ci sono le due Ferrari 488 della AF Corse, le due Porsche 911 RSR ufficiali e una Chevrolet Corvette C8.R anch’essa ufficiale. Da tenere d’occhio i nostri Gianmaria Bruni e Alessandro Pier Guidi. Decisamente più nutrita e Tricolore la truppa delle LMGTE Am. Ci sono ben 5 Ferrari 488 GTE schierate da tre team diversi: l’AF Corse, la Cetilar Racing e la Iron Lynx che anch’essa schiera al volante tre piloti donna: Rahel Frey, Katherine Legge e Manuela Gostner. Quest’ultima è uno dei 12 volanti con passaporto nostrano della categoria e, tra questi c’è ancora Giancarlo Fisichella: 14 stagioni di F1 con 231 Gran Premi disputati, 3 vittorie e 271 punti, ma anche 11 edizioni della 24 Ore di Le Mans, tutte corse con Ferrari tra le GT, con 2 vittorie e altri 4 podi nonché il titolo WEC del 2012. Ci sono anche 5 Porsche e 3 Aston Martin Vantage AMR (2 ufficiali), una di queste guidata dall’imprenditore e filantropo canadese Paul Dalla Lana: nonni italiani, 55 anni suonati e 7 Le Mans alle spalle.

Intanto la FIA ha già comunicato i BoP (Balance of Performance) per la prima gara prevista per il I maggio sui 7 km di Spa-Francorchamps. Le due Toyota GR010 dovranno pesare 1.040 kg, potranno erogare una potenza massima di 520 kW e avranno 964 MJ di energia da sfruttare per ogni turno. Le A480 invece peseranno 930 kg, avranno 450 kW e l’equivalente in benzina di 920 MJ da utilizzare ogni turno. Tra le GTE, la Corvette C8.R dovrà far segnare sulla bilancia 1.235 kg e il suo V8  5.5 aspirato avrà un restrittore da 43,5 mm. Le Ferrari 488 e le Porsche 911 avranno masse pressoché identiche (1.260 e 1.259 kg rispettivamente). Le tedesche però monteranno restrittori da 30,3 mm nella LMGTE Pro e da 30,8 mm nella LMGTE Am. Grande curiosità c’è per valutare quale sarà la perdita di prestazioni delle prestazioni per la Toyota. La TS050 infatti aveva 1.000 cv e la trazione integrale fino a 120 km/h, e oltre questa soglia c’era solo il V6 2.4 biturbo da 500 cv a spingere i suoi 878 kg. La GR010 pesa 162 kg in più, ha un V6 3.5 biturbo e una parte elettrica da 200 kW che agisce solo sulle ruote anteriori e solo oltre i 120 km/h, ma con 680 cv da sfruttare in velocità e senza i limiti di consumo.

Oggi e domani il prologo per misurare le forze e non scoprire troppo le carte. Da giovedì le prove libere e venerdì le prime qualifiche ufficiali prima della gara di sabato. Prossimo appuntamento il 13 giugno per la 8 Ore di Portimao e il 18 luglio ci sarà il grande ritorno della 6 Ore di Monza. La 24 Ore di Le Mans è stata rimandata al 21-22 agosto e le altre due gare previste sono la 6 Ore del Fuji (26 settembre) e la 8 Ore del Bahrain (20 novembre).

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Lunedì 26 Aprile 2021 - Ultimo aggiornamento: 28-04-2021 11:12 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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