
Le Mans, doppietta Toyota all'esordio della Hypercar. Ma questa volta vincono Kobayashi, Conway e López

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Ferrari domina la prima giornata di test alla 24 Ore di Le Mans tra le Hypercar e le GT

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LE MANS – Toyota ha trionfato per la quarta volta consecutiva nella 24h di Le Mans, la più gloriosa delle prove di endurance. Il costruttore nipponico ha confermato la propria superiorità piazzando la vettura numero 7 al primo posto e la 8, quella che si era imposta nelle precedenti tre edizioni (sempre con Sèbastien Buemi e Kazuki Nakajima, prima assieme a Fernando Alonso e, l'ultima volta, con Brendon Hartley), al secondo. L'era futuristica delle Hypercar si è aperta insomma con una prestigiosa doppietta nipponica
La gara dei campioni era risultata compromessa fin dalla prima curva, quando l'Hypercar Toyota Gr010 guidata dall'elvetico Buemi, reduce da una poco esaltante stagione in Formula E, era stata centrata dalla Glickenhaus 708. L'equipaggio composto da Kamui Kobayashi, Mike Conway e José María López era partito davanti ed è arrivato davanti senza problemi particolari fatta eccezione per un disguido con il pieno conquistando una meritata affermazione.
Già dalla prossima edizione, per il colosso giapponese ormai abituato a “vincere facile” nella classe regina le cose potrebbero complicarsi perché è atteso l'arrivo della Peugeot. E con il 2023 è previsto anche il rientro non solo di Audi e Porsche, ma anche la sfida con la Ferrari, la cui presenza è stata in qualche modo anticipata da John Elkann, presidente del Cavallino Rampante e del gruppo Stellantis che ha dato il via all'edizione 2021 della corsa.
Il podio assoluto è stato completato dai francesi della Alpine (Renault), che con la A480-Gibson schierata dalla scuderia Signatech ha ottenuto il terzo posto con André Negrão, Matthieu Vaxivière e Nicolas Lapierre nonostante un paio di evidenti errori di Lapierre e Vaxivière. In quarta posizione la Glickenhaus americana di Franck Mailleux, Olivier Pla e Pipo Derani che aveva speronato Buemi.
Fra le vetture dell'Lmp2 l'hanno spuntata Robin Frijns, Ferdinand Habsburg e Charles Milesi con la Oreca del team Wrt che hanno superato Robert Kubica, Louis Delétraz e Yifei Ye proprio all'ultimo giro, la cui vettura gemella si è fermata, e preceduto la Oreca della scuderia Jota pilotata da Sean Gelael e da altri due reduci della Formula E, Stoffel Vandoorne e Tom Blomqvist e la Oreca della Panis Racing (Julien Canal, Will Stevens e James Allen). Henrik Hedman, Ben Hanley e Juan Pablo Montoya hanno trionfato nell'Lmp2 Pro/Am con la Oreca della DragonSpeed Usa.
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