Renault e Racing Point in lotta

Lotta furibonda per il terzo posto nella classifica costruttori: tre team in un punto, la Ferrari insegue

di Massimo Costa
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Negli ultimi anni, uno dei motivi di interesse del Mondiale F1 è la lotta per un posto al sole delle squadre di centro schieramento. Solitamente, si combatteva per la quarta posizione nella classifica costruttori, essendo le prime tre poltrone riservate da lungo tempo da Mercedes, Ferrari e Red Bull, ma la disastrosa annata del team di Maranello, ha regalato la possibilità a Renault e compagnia bella di acchiappare addirittura una insperata (a inizio stagione) terza piazza. Con quattro Gran Premi ancora da disputare, tutto può accadere. Renault per ora si prende la medaglia di bronzo, messa al collo a Imola per la prima volta, contando 135 punti, ma con 134 lunghezze ci sono Racing Point-Mercedes e McLaren-Renault, poi la Ferrari con 103 punti e Alpha Tauri-Honda con 89. Tra la squadra di Faenza e la Renault ci passano 45 punti, che sembrano tanti, ma in realtà non lo sono.

Spieghiamo perché. Le ultime gare ci hanno proposto una Renault in costante crescita, ma che ancora pecca di affidabilità, vedi i ritiri di Esteban Ocon al Nurburgring e Imola, mentre a Portimao sia il francese sia Daniel Ricciardo non hanno affatto brillato. La Racing Point non sta attraversando un periodo felice, il vantaggio di inizio campionato sugli avversari dovuto ad una monoposto molto simile alla Mercedes W10 del 2019, si è via via affievolito forse per la mancanza di validi sviluppi. Inoltre, la squadra di Lawrence Stroll deve fare i conti con gli errori del muretto box, che in un paio di occasioni ha impedito ai propri piloti di conquistare punti pesanti (l’ultima a Imola, terzo posto possibile di Sergio Perez buttato letteralmente) e con la cattiva vena di Lance Stroll che fatica più del previsto a ottenere buone prestazioni dopo il rientro dal periodo breve in cui è stato colpito dal Covid-19. Anche la McLaren aveva iniziato il 2019 con un ritmo interessante, ma a parte il brillante secondo posto di Carlos Sainz a Monza maturato in circostanze certamente imprevedibili (come la vittoria di Pierre Gasly), le ultime apparizioni della MCL35 non sono state particolarmente entusiasmanti. Ecco quindi, che in questa situazione di apparente fatica con cui Renault, Racing Point e McLaren si avviano alla conclusione del campionato, a regnare sovrana è l’incertezza. Di cui potrebbero goderne Ferrari e Alpha Tauri. Sarà un confronto bello e appassionante anche perché coinvolge piloti di grande caratura.

Curiosamente, il risultato di maggior prestigio tra le cinque contendenti, lo ha ottenuto l’Alpha Tauri, con il clamoroso successo nel Gran Premio d’Italia marchiato da Gasly. Ventisette punti (due a Monza li ha presi anche Daniil Kvyat) che hanno spinto in alto la squadra Junior di Dieter Mateschitz, la quale ha il pregio di aver mancato la top 10 in un solo Gran Premio, a Budapest. Il lavoro grosso, inutile dirlo, lo ha fatto proprio Gasly con 63 punti acquisiti in otto gare su tredici, mentre Kvyat ne ha portati a Faenza 26, tra i primi dieci in sei occasioni, con l’ottimo exploit di Imola dove ha tagliato il traguardo in quarta posizione. La Ferrari ha lo scarto maggiore tra i due piloti: Charles Leclerc è quinto nel Mondiale avendo messo nello zainetto 85 punti contro gli appena 18 di Sebastian Vettel. Sono otto le gare terminate in zona punti dal monegasco, con due podi: secondo nel GP di Austria e terzo nel GP di Gran Bretagna. Vettel, invece, ha preso punti in sei corse e il suo miglior piazzamento è il sesto posto di Budapest. Se il tedesco non cambia passo, sarà difficile per la Ferrari andare a impensierire i team che la precedono nel campionato costruttori. Inoltre, la Rossa è tra le cinque contendenti ha tre zeri (Stiria, Belgio, Italia), più di tutti gli altri.

La Racing Point è l’unica squadra assieme alla Mercedes ad avere piazzato una propria monoposto tra i primi dieci in tutte le gare. Poi, c’è stata la squalifica nel GP della Stiria, con anche i 15 punti tolti alla squadra, ma non ai piloti che avevano concluso in sesta e settima posizione, rispettivamente Perez e Stroll. Il messicano ha intascato 82 punti dei 134 di Racing Point, Stroll ne ha 57 ed ha portato alla squadra l’unica coppa fino ad ora ottenuta giungendo terzo a Monza. Ma nelle ultime cinque prove, ha cinque zero in casella (in realtà quattro perché al Nurburgring non ha partecipato per Covid-19). Curioso anche notare come Racing Point sia l’unico team che nel corso del 2020 ha avuto i suoi due piloti bloccati dal Coronavirus.

La McLaren era partita fortissimo con Lando Norris terzo in Austria e Sainz quinto, poi seconda e quarta a Monza con lo spagnolo e l’inglese, in mezzo tanti bei piazzamenti. Ma nelle ultime gare, la MCL35 sembra aver perso quella competitività iniziale e per i due piloti di Zak Brown fare meglio di un quinto posto sembra essere divenuto molto complicato. La McLaren può vantare la coppia meglio assortita tra le squadre in lizza per il terzo posto, con Norris che ha 69 punti e Sainz 65. Peccato che il prossimo anno questo duo perfetto si spezzi in quanto Sainz passerà alla Ferrari, ma arriva pur sempre un tal Ricciardo e quindi gli equilibri non dovrebbero cambiare più di tanto.

Infine, la Renault, che ha compiuto una crescita, una progressione, notevoli considerando le difficoltà di avvio campionato. Il costruttore francese non si è dato per vinto alle prime difficoltà, ha portato tanti sviluppi, alcuni azzeccati e altri no, ma la RS20 ha compiuto evidenti passi in avanti. Inoltre, l’entusiasmo portato dal nuovo presidente Renault, Luca De Meo, è stato fondamentale, facendo sentire con la sua presenza su diverse piste la vicinanza del gruppo. Ogni dubbio sul futuro della permanenza in F1 è stato cancellato e tutti hanno potuto proseguire a lavorare con maggiore serenità, aspetto non trascurabile. Quando la monoposto ha cominciato a migliorare, Ricciardo si è fatto trovare pronto e, a parte qualche piccolo errore, ha festeggiato ben due podi, due terzi posti salendo anche in quarta posizione nel campionato piloti. L’australiano ha 95 punti, solo 40 Ocon che fatica molto a trovare la continuità del compagno ed è stato anche assillato da qualche problema tecnico di troppo. Dovrà svegliarsi in fretta se vorrà essere, da buon francese, il faro della squadra con l’arrivo di Fernando Alonso…

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Mercoledì 11 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 13-11-2020 13:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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