Gli indiani di Mahindra sono visionari: i “nativi” della Formula E sempre presenti nel campionato zero emission
Nissan profeta in patria: con Rowland conquista la pole nel primo ePrix giapponese della FE. Maserati battuta per 21 millesimi
Frijns (Envision) “vola” sul bagnato. L'olandese il più veloce nelle prime libere dell'EPrix di Tokyo. Poi Mortara (Mahindra) e Günther (Maserati)
VALENCIA – Mahindra ha ufficializzato la presenza nella Formula E per altre sei stagioni. A confermare l'intesa con il circuito elettrico è stato il numero uno della scuderia indiana, Dilbagh Gill: «È stata una decisione ragionevolmente semplice da prendere». Mahindra diventa così la prima squadra ad entrare nella nuova era del campionato, quella della Gen 3 (la nuova evoluzione delle monoposto a zero emissioni) che si apre con la stagione 2022/23.
Per il costruttore indiano la Formula E è una competizione strategica che accompagna le sue ambizioni di elettrificare il mercato nazionale. Entro il 2025 conta di commercializzare nel paese almeno mezzo milione di veicoli a zero emissioni. Alberto Longo, co-fondatore del circus elettrico, ha manifestato la propria soddisfazione per il prolungamento dell'accordo. «C'è impegno, c'è determinazione e c'è visione nella scelta di Mahindra», ha dichiarato il manager spagnolo.
Che ha poi aggiunto di non sapere ancora quali costruttori ci saranno e quali no: «Non ho la sfera di cristallo, ma di sicuro se qualche casa se ne dovesse andare, verrà sostituita. Questo è un campionato che riscuote interesse». Longo cita come esempio il gruppo Volkswagen, rappresentato dalla scorsa stagione da due marchi: Audi e Porsche.
Il Giappone sembra sottodimensionato: «Se è per quello mancano anche costruttori dell'Italia. O degli Stati Uniti», sorride sibillino dopo la conferenza stampa. Ma se Toyota, Maserati e Tesla o altri marchi siano fra le case in lista di attesa si guarda bene dal dirlo. «Non possiamo ampliare ulteriormente la griglia, ma le assicuro che c'è fame di Formula E», conclude Longo.
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