Lola Yamaha Abt ha scelto il barbadiano Zane Maloney, 21 anni il prossimo 2 ottobre, per guidare la seconda monoposto impegnata nel mondiale di Formula E

FE, parla il debuttante Maloney, secondo guida dell'esordiente Lola Yamaha Abt: «Correre con di Grassi sarà uno stimolo in più»

di Mattia Eccheli
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KEMPTEN – L'esperto e il debuttante. Come anticipato da Il Messaggero nei giorni scorsi, la nuova scuderia anglo-nippo-tedesco Lola Yamaha Abt ha scelto il barbadiano Zane Maloney, 21 anni il prossimo 2 ottobre, per guidare la seconda monoposto impegnata nel mondiale di Formula E. La stagione numero 11 comincia a Valencia tra il 4 e il 7 novembre con i test ufficiali. Il giovanissimo pilota affiancherà il 40enne Lucas di Grassi, il brasiliano già campione del mondo, che con le sue 132 partenze è il pilota con più ePrix disputati. Maloney ha visitato il quartier generale bavarese del team: «Non vedo l'ora di partire», sorride.

Soddisfatto della scelta?

«Come potrei non esserlo? Questi sono nomi importanti: Abt, Lola e Yamaha. Mi hanno dato una grande opportunità».

Di solito il sogno di ogni pilota è la Formula 1.

«Quando cominci sì, è vero. Ma le situazioni cambiano e il motorsport si evolve: questa della Formula E è la scelta giusta. La decisione l'abbiamo presa assieme al mio team e anche alla mia famiglia».

Cosa te ne pare della Germania?

«Non ho visto molto, ma quello che ho visto mi piace. Richiedimelo comunque fra una settimana».

Hai corso anche in Italia, che ricordi hai?

«Bei tempi... gareggiavo per la Trident nel 2022 e ho trascorso molto tempo a Ossona... quanta pasta e quanta pizza: gran bel ricordo il cibo».

Come sarà correre con il senatore della Formula E, di Grassi?

«Ho già cominciato a imparare. Per me sarà una sfida. Sono nuovo in Formula E, ma sono abituato a pretendere molto da me stesso: avere a fianco un compagno di squadra così non farà altro che stimolarmi ancora di più».

Cosa ti aspetti dalla prima stagione, in fondo da un debuttante con un costruttore all'esordio non ci si può attendere molto. Giusto?

«Ripeto: sono esigente con me stesso. Siamo nuovi, ma non vuol dire che dobbiamo per forza stare dietro. Lavoreremo anche allo sviluppo della macchina e poi vedremo. Ma sono molto motivato e corro per arrivare davanti».

L'Italia è stata esclusa dal calendario: c'è qualche ePrix che non vedi l'ora di disputare?

«A Monaco ho già corso, anche se in un'altra classe, ma è uno dei quei circuiti iconici dove vuoi sempre esserci. Londra mi intriga per via dei passaggi all'aperto e al chiuso. E poi ci sono gli Stati Uniti, con il rientro di Miami. Sinceramente, però, potrei elencarteli tutti perché gareggiamo in grandi città».

I favoriti per il mondiale?

«E cosa te li dico a fare? I risultati degli ultimi anni parlano chiaro: credo che i protagonisti saranno ancora loro».

Una cosa della Formula E che ti ha già convinto?

«L'atmosfera. L'ho vissuta come rookie: è bello questo clima rilassato, in cui tutti sono amici. Lo trovo veramente bello per essere un mondiale di questo valore».

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Mercoledì 25 Settembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 17:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA