Maria Teresa de Filippis al volante

Maria Teresa de Filippis, la prima donna a qualificarsi per un GP di Formula 1, al volante di una Maserati 250F

di Franco Carmignani
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8 marzo 2021: Tra le donne del motosport da festeggiare e ricordare in occasione dell’8 marzo ci piace citare Maria Teresa de Filippis la prima donna a qualificarsi per un Gran Premio di Formula 1, al volante di una Maserati 250F. La sua storia è definita dalla passione e dall'audacia.

Maria Teresa de Filippis è nata a Napoli nel 1926 e ha deciso di entrare nel mondo delle corse automobilistiche quasi come una sfida. Nel 1948 partecipò alla sua prima vera gara: a soli 22 anni vinse la Salerno-Cava de' Tirreni di 10 km, classe 500cc della categoria turismo, battendo decisamente i suoi colleghi maschi. Quella primissima vittoria accende la sua passione per le corse e l'anno successivo trionfa in diverse competizioni nella categoria 750cc.

Dal 1953 al 1954 passa a un Osca 1100 cc in cui vince la 12 Ore di Pescara, il Trullo d'Oro, il Catania-Etna e i circuiti di Caserta e Siracusa viaggiando al seguito di Luigi Musso.

Il 1955 fu l'anno in cui Maria Teresa de Filippis salì sulla Maserati 2000 A6GCS. In un articolo ha scritto dei suoi anni di corse, ha detto: "... una macchina potente con cui sentivo di poter fare qualsiasi cosa... e l'ho fatto", aggiungendo, "Povera macchina! Tanti incidenti spettacolari, ma anche tante vittorie!".  La più importante alla Catania-Etna a tempo di record, che rimase imbattuta per i successivi tre anni. Arrivò al secondo posto nel campionato classe Cc 2000 del 1955.

Nel 1958, al volante di una Maserati 250F privata, La De Filippis fece il suo debutto nel GP di Siracusa. Di quella esperienza ha raccontato in un’intervista: “Il momento clou è stato quando sono salita in macchina, la Maserati 250 F1, a Siracusa, per l’omonimo Gran Premio. Il circuito passava vicino al cimitero e lì c’era una curva incredibile, il punto più difficile della corsa. Musso da buon maestro mi ha detto: “Esco per fare due giri, seguimi e guarda quello che faccio”. Era la prima gara che disputavo in F1, e ad accrescere le difficoltà c’era la leva del cambio in mezzo alle gambe e tutti altri comandi diversi, a partire dalla frizione.

Sono partita, e quando sono arrivata davanti al Camposanto, c’era la gente che applaudiva.  Continuando a girare mi dicevo “Dio, guarda come va Luigi, non si può andare così forte!” perché vedevo che non frenava. Si arrivava lì, dove c’era tutta questa gente, che aspettava l’uscita di strada, perché era un punto pericoloso, e vedevo che Luigi entrava e non frenava. Una volta, due volte, e sempre mi dicevo: non è possibile, e …staccavo. A un certo punto mi sono detta: “Non posso fare la fifona, adesso …vado!” Per un pelo mi stavo…ammazzando. In effetti, nella mia ignoranza meccanica, arrivando dalle vetture sport io non sapevo che sulle F1 non c’erano gli stop… E’ stata una delle corse dove ho rischiato stupidamente.

Poi, il sedile! L’avevano fatto fare appositamente per me da Fantuzzi, con un cuscino che potevo sistemare e legare per arrivare ai comandi, altrimenti con il mio metro e sessanta e i miei 49 kg non ci sarei riuscita...

Qualche settimana più tardi partecipò al suo primo Gran Premio del Campionato del Mondo di Formula 1 in Belgio. Un certo numero di donne pilota ha gareggiato nel motorsport nel corso degli anni, ma solo Maria Teresa detiene il record unico che non può essere battuto o addirittura eguagliato di essere la prima donna a competere in Formula 1.

Capace di distinguersi in un ambiente che in precedenza era stato considerato esclusivamente maschile, Maria Teresa “Il Pilotino” si è guadagnata il rispetto e la stima dei suoi rivali sul campo a partire da Manuel Fangio che le voleva bene come un fratello maggiore e le diceva “Maria tu vai troppo forte, tu sei un poco matta. “Non puoi guidare solo con l’istinto, perché così prima o poi ti fai male”.

Enzo Ferrari vedendola girare all’Aerautodromo ribadiva: “Signorina De Filippis lei va troppo forte”. Guidava ancora le piccole cilindrate e aveva il vizio di girarsi a guardare, cosa che i piloti non dovrebbero mai fare, ma erano le prime corse che “Muzzi” come la chiamava Musso.…… E Ferrari mi diceva: “Ma non è possibile! Ma perché gira la testa? Non deve! deve guardare nello specchietto!”

Al Gran Premio del Belgio del 1958 sul circuito di Spa, la De Filippis all’esordio in corsa nel mondiale  si piazzò al decimo  posto. C’era il Re con la Principessa De Rethy, che aspettavano tutti i piloti. Scesa dalla macchina, e fu chiamata sul palco e ci sono delle fotografie dove si vede il Re del Belgio che controlla le braccia e i muscoli, perché era curioso di sapere come facevo a guidare quelle macchine! La risposta non erano certo i muscoli, perché Maria aveva conservato il suo aspetto di ragazza carina, ma nella grande passione che questa donna ha messo nello sfidare il pericolo al pari se non di più dei colleghi piloti.

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Lunedì 8 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 09-03-2021 19:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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