Max Verstappen conquista il Nürburgring: vince al volante della Ferrari 296 GT3 con Chris Lulham

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NÜRBURGRING – Max Verstappen ha aggiunto un nuovo trofeo alla sua già straordinaria collezione, conquistando una incredibile successo sul leggendario Nordschleife. Al debutto assoluto con la Ferrari 296 GT3 del team Emil Frey Racing e in coppia con Chris Lulham, il quattro volte campione del mondo di Formula 1 ha centrato la vittoria nella 57ª ADAC Barbarossapreis, prova valida per la NLS disputata sulla distanza di quattro ore. Un esordio che ha avuto i tratti dell’impresa, perché l’olandese non solo ha confermato il suo talento cristallino, già visto al volante delle monoposto di Formula 1, ma ha dimostrato di poter dettare legge anche in un contesto completamente diverso e tremendamente selettivo come quello dell’“Inferno Verde”.
La partecipazione di Verstappen alla gara del Nürburgring era attesa con trepidazione, soprattutto dopo che il campione della Red Bull aveva finalmente conquistato il Permit A, indispensabile per prendere parte alle competizioni di vertice sul tracciato tedesco. Per lui si trattava di un ritorno sulle strade del Nordschleife, dove due settimane fa aveva stupito tutti al volante della Porsche Cayman GT4. Inoltre già lo scorso maggio aveva effettuato dei test, con lo pseudonimo Franz Hermann, per prendere confidenza con la Ferrari 296 GT3.

Nonostante la fitta nebbia che ha avvolto il Nürburgring fin dalle prime ore della giornata, gli spalti si sono riempiti di tifosi accorsi per assistere al debutto di Verstappen in una vera e propria maratona sul tracciato più difficile del mondo. L’unico rammarico è arrivato in qualifica, dove le condizioni mutevoli della pista hanno impedito all’olandese di agguantare la pole. Dopo un avvio con gomme rain su asfalto umido, Verstappen aveva provato a rilanciare l’assalto con le slick, segnando un tempo di 8’09”126 che gli era valso la miglior prestazione provvisoria. Ma con la pista in continuo miglioramento è scivolato fino al terzo posto, alle spalle della Aston Martin di Christian Krognes, autore della pole in 8’06”057, e della Ford Mustang di Frank Strippeler.
La partenza della gara, però, ha rimesso le cose in chiaro. In una griglia affollata da oltre 110 vetture, Verstappen non si è fatto intimidire, anzi ha dimostrato ancora una volta il sangue freddo e la lucidità dei campioni. Allo spegnimento dei semafori ha sfruttato un’incertezza di Strippeler per salire subito al secondo posto e, con un sorpasso deciso su Krognes alla prima curva, ha preso il comando. Da quel momento nessuno è più riuscito ad avvicinarlo. Con un passo martellante, l’olandese ha inanellato giri di una costanza impressionante, firmando anche un 7’51”514 che si è avvicinato a meno di due secondi dal record assoluto delle GT3 sul Nordschleife.

Dopo due ore al volante e una prestazione senza sbavature, Verstappen ha lasciato il testimone a Lulham. L’inglese, fresco campione del GT World Challenge Europe Sprint Cup con la Ferrari del team Emil Frey, ha proseguito il lavoro con la stessa solidità del compagno mantenendo saldamente il comando e portando la Ferrari 296 GT3 al traguardo, dopo 28 giri, con un margine di oltre ventiquattro secondi sui primi inseguitori.
Il risultato ha consegnato alla coppia Verstappen-Lulham la prima affermazione in classe SP9 Pro della NLS, davanti alle due Ford Mustang GT3 del team HRT, con Dennis Fetzer, Jann Mardenborough e Fabio Scherer secondi davanti ai compagni Vincent Kolb e Strippeler. È vero che lo schieramento della SP9 Pro non presentava i team più blasonati, con assenze pesanti come quelle di Falken e Manthey per Porsche o di GetSpeed e Winward per Mercedes, ma ciò non toglie valore alla prestazione dell’olandese, che al debutto assoluto ha dominato su uno dei tracciati più ostici al mondo.

Per Verstappen questa vittoria rappresenta più di un semplice successo sportivo: è la realizzazione di un sogno che rincorreva da anni, un altro tassello di un percorso personale che lo porta a confrontarsi non solo con la Formula 1 ma anche con sfide di carattere diverso, più legate alla passione pura per la guida. E ora l’orizzonte si sposta inevitabilmente verso la 24 Ore del Nürburgring del 2026, un appuntamento che lo affascina da sempre e per il quale ha già ricevuto il via libera da parte di Red Bull Racing. Prima, però, c’è da chiudere un’altra partita altrettanto cruciale, inseguire il quinto titolo mondiale di Formula 1, in un finale di stagione che si preannuncia infuocato.




