Max Verstappen impressiona al Nürburgring, ma ottiene la licenza d’ufficio per correre in GT3 sul Nordschleife. E punta alla 24 di Le Mans
NÜRBURGRING – Al Nordschleife le regole sono inflessibili, e neppure il nome di Max Verstappen è bastato per aggirarle. Il quattro volte campione del mondo di Formula 1 ha infatti dovuto affrontare la trafila burocratica e sportiva imposta per ottenere il famigerato Permit A, la licenza che consente di correre con una GT3 sull’Inferno Verde. Un percorso insolito per chi è abituato a dominare in Formula 1, ma necessario per rispettare la rigida normativa tedesca.
Tutto è iniziato venerdì con la giornata di corso obbligatorio, teorico e pratico, che Verstappen ha seguito come un qualsiasi aspirante pilota. Dopo le lezioni mattutine in aula, l’olandese è sceso in pista al fianco dell’istruttore capo Andreas Gülden, prima a bordo di un minivan per apprendere le traiettorie ideali e poi al volante di una Porsche Cayman GT4 sulla configurazione estesa del tracciato. La promozione, in questa fase, è arrivata puntuale con l’ottenimento del Permit B, primo passo verso l’obiettivo finale.

Ma la vera sfida era la licenza successiva. Per conquistare il Permit A non bastava la teoria: servivano due gare nel campionato NLS (Nürburgring Langstrecken Serie) con almeno 14 giri percorsi. Una scorciatoia era prevista dal regolamento, ovvero iscriversi con due vetture differenti nella stessa giornata di gara, soluzione che Verstappen ha colto al volo insieme al team Lionspeed GP. Così, assieme al compagno di squadra Chris Lulham, ha affrontato la sfida con due Porsche Cayman GT4, una iscritta nella classe Cup3 e l’altra nella SP7.
Le variabili meteorologiche non hanno fermato Verstappen, che al debutto si è difeso con autorevolezza. Sesto di classe e ventiseiesimo assoluto in qualifica, in gara il pilota della Red Bull ha completato i 14 giri richiesti prima di cedere il volante a Lulham, che ha chiuso in ventisettesima posizione assoluta. Diverso l’esito dell’altra Porsche, che non ha completato nemmeno un giro a causa di un incidente di Lulham avvenuto in qualifica. Alla fine della giornata, nonostante i tempi positivi e una condotta impeccabile, il regolamento parlava chiaro: l’olandese non aveva rispettato tutti i requisiti minimi.

È qui che è entrato in gioco il Comitato DPN, organo composto da rappresentanti della DMSB (la Federazione Tedesca Sport Automobilistici), della 24 Ore del Nürburgring ed ex piloti della serie NLS. Dopo un’attenta analisi della prestazione, in cui si è analizzato la condotta di gara e i tempi fatti registrare dal pilota olandese, è finalmente arrivato il verdetto. Verstappen ha ottenuto la tanto agognata licenza. Così, qualche ora dopo, il campione della Red Bull ha potuto festeggiare il traguardo più inusuale della sua recente carriera.
Verstappen si è detto entusiasta dell’esperienza vissuta sull’Inferno Verde: «È stato bello guidare in condizioni di gara, con traffico e tra auto più veloci e più lente. C'è stata una neutralizzazione ‘Code 60’, doppie bandiere gialle, ho guidato sotto la pioggia, su pista asciutta e in condizioni intermedie. Ho imparato dove c'è più o meno aderenza e ho anche fatto una partenza. Il circuito del Nordschleife è unico nel suo genere. È una pista impegnativa: oggi abbiamo visto che su un giro così lungo può essere asciutto in una sezione e bagnato in un'altra. Questo è ciò che lo rende così speciale. Correre qui per 24 ore con una vettura GT3 sarebbe fantastico».

Il Permit A è ora nelle mani dell’olandese e, con esso, la possibilità di schierarsi con una GT3 sul tracciato più affascinante e temuto del mondo. Già si parla di un debutto imminente, il 27 settembre, al volante della Ferrari 296 GT3 del team Emil Frey Racing. Una prova generale che potrebbe preludere a un sogno ancora più grande: vedere Verstappen al via della prossima 24 Ore del Nürburgring, pronto a misurarsi con una delle corse di durata più leggendarie al mondo.




