Michael Schumacher con Alberto Tomba

Il consiglio di Tomba: «I fuoripista
sono pericolosi, non basta saper sciare»

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BOLOGNA - Si conoscevano bene e adesso Alberto è molto toccato.
«Faccio tantissimi auguri a Michael e mi sento vicino a lui ed alla sua famiglia». Il dramma che sta vivendo in queste ore il sette volte campione del mondo, caduto mentre faceva un fuoripista sulle Alpi francesi ha toccato molto Alberto Tomba: Schumacher è ricoverato a Grenoble e lotta tra la vita e la morte a causa delle gravi lesioni cerebrali riportate nella caduta. «Il fuoripista è certamente bello, affascinante perché ti mette a contatto ancor maggiore con la natura, ti dà un senso di libertà - dice Tomba -. Ma è altrettanto vero che non basta sapere sciare bene, ci vuole grandissima prudenza e grandissima esperienza per poterlo fare».

«Le condizioni della neve - il monito dell'ex campione degli sci - possono variare moltissimo e bisogna conoscerle, soprattutto nelle aree aperte. Sciando fuori pista nei boschi ci possono essere poi pericoli che non vedi perché coperti un po' dalla neve come radici, piccole piante, rami, sassi. Insomma è bello ma è anche anche molto, molto pericoloso. È un po' la differenza tra guidare una macchina su una strada normale o fuori strada». Il pensiero di Tomba corre poi «a quello che è successo al mio amico Thomas Fogdoe, con i quale mi sento spesso». Si tratta del campione svedese di slalom speciale che gareggiava ai tempi di Tomba e che è rimasto paralizzato proprio in seguito ad un incidente di sci mentre praticava il fuoripista.

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Lunedì 30 Dicembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 16-02-2016 00:09 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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