La Mercedes di De Vries, unno dei maggiori pretendenti al titolo

FE, olandesi in volata a Berlino per gli ultimi due EPrix della 7 stagione, De Vries (Mercedes) e Frijns (Virgin) per il titolo

di Mattia Eccheli
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BERLINO – L'ora della verità. Per il secondo anno di seguito, la stagione della Formula E – che per la prima volta incorona un campione del mondo per monoposto elettriche riconosciuto dalla Fia – si conclude a Berlino. Sulla pista ricavata sull'asfalto del vecchio scalo internazionale di Tempelhof si corrono i due ePrix conclusivi della settima edizione della rassegna. La capitale tedesca è la sola città ad aver ospitato almeno una gara in ciascuna stagione: domenica pomeriggio, al termine dell'ultima prova, saranno state 14 perché lo scorso anno di disputarono addirittura 6 ePrix di fila.

Un pilota può assicurarsi fino a 58 punti: significa che, almeno in teoria, perfino Alexander Sims (Mahindra), che occupa la 18° posizione con 44 punti, potrebbe ancora vincere il titolo iridato. Il britannico avrebbe naturalmente bisogno di una configurazione astrale oltremodo favorevole, ma l'esito del primo dei due ePrix di Valencia con appena 9 piloti classificati dimostra che (quasi) tutto è possibile.

I favoriti d'obbligo sono gli olandesi della Mercedes Eq Nick De Vries (95) e della Envision Virgin Robin Frijns (89): il primo ha all'attivo due successi in questa stagione e si è rilanciato con la doppia piazza d'onore di Londra, il secondo non ha ancora vinto nel 2021, ma è andato a punti sette volte in 13 gare. In quanto ad affidabilità, quest'anno Frijns non è secondo a nessuno: è il solo pilota ad aver concluso tutti gli ePrix, evidentemente grazie anche al lavoro della scuderia, che ha a disposizione la monoposto fornita dalla Audi Sport. Nessuno dei due ha vinto a Berlino, ma entrambi sono già arrivati secondi.

Alle spalle della coppia olandese ce n'è una britannica appaiata a quota 81 e composta da Sam Bird (Jaguar) e Jake Dennis (Bmw i Andretti). Indipendentemente dall'esito finale, il campionato dei due sarà stato segnato dalla gare londinesi: in negativo per Bird (che subirà anche una penalizzazione in griglia), che nella propria capitale non ha rimediato alcun punto, e in positivo per Dennis, che ne ha conquistati ben 27 (un primo e un nono posto). Bird non ha mai vinto a Berlino e per il connazionale quella di sabato è la prima gara a Tempelhof.

Antonio Felix da Costa (Ds Techeetah) è il campione del mondo in carica e si è già imposto due volte sul circuito del glorioso aeroporto tedesco. Il portoghese ha 80 punti ed è determinato a confermare il proprio titolo. Alle sue spalle, staccati di una manciata di lunghezze, ci sono un altro britannico, Alex Lynn (Mahindra) a quota 78, ed un'altra coppia, questa volta neozelandese. Si tratta di Nick Cassidy (Envision Virgin), staccato di due punti, e Mitch Evans (Jaguar) con 75. Sopra i 70 ci sono lo svizzero con passaporto anche italiano Edoardo Mortara (Rokit Venturi), con 74, e l'ennesima coppia di connazionali, questa volta tedeschi. Ovvero René Rast (Audi Sport Abt), 72, e Pascal Wehrlein (Porsche), 71.

Porsche insegue sempre la prima affermazione in Formula E. Gli ex campioni del mondo sono un po' attardati: Jean Eric Vergne (Ds Techeetah) è dodicesimo a 68, Lucas di Grassi (Audi Sport Abt) quattordicesimo a 62 e Sébastien Buemi (Nissan eDams), due vittorie a Berlino, è addirittura ventesimo a 20. Anche la lotta per il titolo a squadre è apertissima con le prime cinque scuderie (Envision Virgin, Mercedes Eq, Jaguar, Ds Techeetah e Bmw i Andretti) racchiuse in appena 22 punti. Il primo ePrix (gara 14) si corre sabato alle 14, il secondo (gara 15) domenica alle 15.30.

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Mercoledì 11 Agosto 2021 - Ultimo aggiornamento: 12-08-2021 18:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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